Formazione
Fortunati i pescatori hanno una formula vincente
Alfredo Somoza risponde ai lettori su diversi quesiti riguardanti i viaggi
Quest?anno vado al mare con la famiglia. Non avendo scelto ancora la meta, vorrei sapere se ci sono iniziative in località marittime italiane legate al turismo responsabile, che possano permetterci di conoscere di più la gente del luogo che visiteremo.
Andrea, Bergamo
U na delle esperienze più interessanti che offre il circuito del turismo responsabile italiano è il cosiddetto ?turismo con i pescatori?, un?iniziativa lanciata da Legapesca (www.ittiturismo.it) pochi anni fa e gestita dalla vasta rete di cooperative di pescatori loro associati in quasi tutte le regioni che si affacciano sul mare in Italia. La formula è semplice e per questo vincente: si condivide con i pescatori una giornata al mare andando a pescare insieme, cucinando quanto si è pescato e toccando punti delle coste di solito non raggiungibili da terra. Non soltanto turismo quindi, ma condivisione, conoscenza e scambio di esperienze con ?gli uomini del mare?, memoria vivente del territorio e della sua evoluzione. E ormai alcuni di loro stanno sistemando le case per poter offrire anche accoglienza di tipo Bed & Breakfast, per chi non vuole limitare questa esperienza a una sola giornata e fare turismo responsabile in Italia.
Mi hanno detto che a volte i tour operator non informano adeguatamente sulle malattie che si possono contrarre in alcune zone, o sulle situazioni di conflitto che interessano le mete che propongono. è vero? Come fare in questi casi?
Emanuela, Besana
L?informazione al turista sui rischi sanitari e politici che si possono correre in giro per il mondo, oltre a quel minimo imposto dalla legge, è purtroppo ancora un optional ?concesso? dai tour operator ai consumatori. Le cronache sui turisti allo sbaraglio in località pericolose sono frequenti durante l?estate, molto meno note le conseguenze di malattie mal curate, per mancanza di informazione, che mietono vittime ogni anno a distante di settimane o mesi dal rientro da località come il Kenya o il Borneo. Un turista responsabile è anzitutto un turista informato, anche sui rischi e sulle contromisure da mettere in atto per evitarli. Ci sono diversi siti con informazioni valide sui rischi sanitari e politici nei diversi Paesi, da quello istituzionale del ministero degli Affari esteri (www.esteri.it) in collaborazione con l?Aci a quello più giornalistico di Sandokan: il mensile on line dei liberi viaggiatori (www.sandokan.net). Anche in libreria è possibile reperire guide economiche sui rischi legati al turismo. Ce ne sono alcune che approfondiscono l?aspetto sanitario, altre che informano sulle problematiche legate all?instabilità politica o sociale, altre ancora che suggeriscono le regole di galateo da rispettare quando ci si confronta con altre culture.
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