Famiglia

Fornero verifichi efficacia legge contro mutilazioni

L'appello dopo un recente fatto di cronaca: sospesa la potestà ai genitori di una bambina di origine egiziana

di Redazione

È un appello al governo e, in particolare al ministro del Lavoro con delega alle Pari opportunità Elsa Fornero, quello lanciato da Aidos, Associazione italiana donne per lo sviluppo. «Convochi il prima possibile la Commissione nazionale sulle mutilazioni genitali femminili (Mgf), per rifinanziare la legge del 2006 per la prevenzione e il contrasto della pratica delle mutilazioni dei genitali femminili, al fine di attuare iniziative di prevenzione con il coinvolgimento delle associazioni di migranti, le associazioni di promozione sociale e le istituzioni locali, informando e sensibilizzando le famiglie immigrate sulla disumanità delle pratiche di mutilazione genitale».
L’appello di Aidos, nasce da un recente fatto di cronaca: la misura presa dai giudici di Albenga, che hanno temporaneamente sospeso la potestà dei genitori di una bambina di origini egiziane che stava per partire per una vacanza nel Paese di origine per il timore che fosse sottoposta alla pratica dell’infibulazione.

«La misura estrema adottata dai giudici – fa notare l’Aidos – è però una misura che non può diventare definitiva, poiché penalizza proprio la bambina, e i suoi fratelli. Senza promuovere un cambiamento consapevole dei comportamenti da parte delle famiglie di origine africana che ancora considerano la pratica una tradizione da rispettare o, a volte, un obbligo religioso».


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