Volontariato

Formazione professionale: sette proposte dal sociale

Una sfida cruciale per gli anni futuri. Così associazioni ed enti aderenti a Forma hanno messo in rilievo sette punti per rilanciare il sistema educativo di istruzione e formazione.

di Redazione

Gli Enti di Formazione professionale aderenti all’Associazione FORMA sottopongono alle forze politiche sette proposte che ritengono cruciali per il sistema educativo di istruzione e formazione italiano, soprattutto nelle sue componenti orientate all’acquisizione di conoscenze e competenze professionali.
1) Rendere più stabile ed estesa nelle Regioni la formazione professionale iniziale a completa titolarità degli Enti di formazione accreditati, nel pieno riconoscimento del loro ruolo. Nella fase transitoria, garantire la prosecuzione dei percorsi triennali sperimentali di istruzione e formazione professionale fino al riordino del secondo ciclo, attraverso una rigorosa finalizzazione delle risorse finanziarie. In tali percorsi si assolve l’obbligo di istruzione.
2) Rendere efficace l’accesso alle qualifiche e ai diplomi professionali. La recente collocazione degli Istituti Tecnici e Professionali nel sistema dell’Istruzione Secondaria Superiore evidenzia la finalizzazione del diploma quinquennale di tali percorsi. La qualifica e il diploma professionali restano l’inconfutabile finalità della Formazione professionale. Al fine di consentire il conseguimento della qualifica professionale almeno di secondo livello europeo da parte degli iscritti agli Istituti Professionali si auspica la costituzione di stabili partenariati tra Istituzioni della secondaria superiore e Centri di formazione professionale accreditati.
3) Rendere effettiva l’alternanza scuola/lavoro e fruibili i percorsi di apprendistato in tutte le diverse accezioni, favorendo in ogni tipo di percorso professionalizzante le attività di tirocinio.
4) Rendere effettivo il diritto a una formazione lungo tutto l’arco della vita, favorendo l’utilizzo coordinato delle risorse comunitarie, nazionali, regionali e quelle derivanti dai fondi interprofessionali. In tale direzione è da sostenere la strutturazione di un offerta stabile da parte dei soggetti accreditati. Al fine di promuovere l’accesso degli adulti all’apprendimento permanente, si richiede al prossimo Parlamento, in applicazione delle linee guida di livello europeo, di riconoscere il diritto individuale alla formazione e di agevolarne l’accesso attraverso la deducibilità fiscale dei costi sostenuti dai cittadini.
5) Rendere disponibili, con la più ampia inclusività, risorse adeguate a garantire il diritto dei cittadini di usufruire di percorsi di formazione iniziale, continua e permanente, al fine di soddisfare la domanda reale così come si esprime nei diversi contesti territoriali e settoriali.
6) Rendere le imprese partecipi della sfida educativa del nostro tempo valorizzandone la capacità formativa con le modalità appropriate alla formazione professionale iniziale e a quella continua e permanente nella logica di un sistema formativo allargato e riconoscendo il loro ruolo di produttori di saperi formali e informali.
7) Rendere istituzionale e periodica la Conferenza nazionale sulla Formazione professionale.

L’Associazione Italiana degli Enti di Formazione Professionale – FORMA – è nata all’inizio del 1999 mediante la sottoscrizione, da parte dei principali enti italiani di formazione professionale di ispirazione cristiana, di un protocollo di intesa per la costituzione di una associazione che desse stabile rappresentanza ed organizzazione unitaria agli organismi di formazione professionale che riconoscono la loro comune matrice nella Dottrina Sociale della Chiesa.
Voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana e promossa dalle ACLI, dal CIF, dalla CISL, dalla COLDIRETTI, dalla Compagnia delle Opere (CDO), dalla CONFAP, dalla CONFCOOPERATIVE, dal MCL, l’Associazione rappresenta oltre l’80% della attività di formazione professionale che si svolge nel nostro paese con prevalenza della formazione professionale iniziale (fascia 14 – 18 anni) con 830 centri, coordinati da 110 strutture regionali, 20.000 operatori, di cui 12.000 dipendenti. Aeriscono a FORMA: CIF, CONFAP, CSL (Consorzio Scuola Lavoro). EFAL (MCL), ELABORA (Confcooperative), ENAIP (Acli), IAL (Cisl), INIPA (Coldiretti).


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