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Formazione degli insegnanti, ok della commissione cultura

Approvata con osservazioni la bozza della Gelmini. Inserita anche una specializzazione sulle singole disabilità durante la formazione per il sostegno

di Sara De Carli

Il 26 maggio la commissione Cultura della Camera ha approvato lo schema di regolamento per la formazione iniziale degli insegnanti. Il parere favorevole è stato però espresso «con condizioni e osservazioni», presentate dalla stessa relatrice Pdl, Valentina Aprea. Tra quelle più rilevanti per Vita c’è la condizione n. 9, a cui  Maria Letizia DE TORRE (PD) ha suggerito di aggiungere le seguenti parole: «e all’articolo 13 è necessario prevedere, durane la specializzazione post abilitazione per il sostegno all’integrazione degli alunni con disabilità, percorsi differenziati volti ad acquisire specifiche competenze per i diversi ambiti di disabilltà». La Aprea ha accolto le proposte di modifica formulate dalla De Torre. L’idea era stata proposta a Vita anche dall’esperto di didattica speciale Dario Ianes (leggi qui).

Tra le condizioni:

  • indicare l’a.a. dal quale si applicheranno le nuove disposizioni;
  • mantenere le agevolazioni formative per i passaggi di ruolo;
  • valutare l’attivazione di percorsi formativi distinti per insegnare nella scuola dell’infanzia e in quella primaria;
  • valutare l’istituzione di Centri interateneo per assicurare supporto e coordinamento didattico ai corsi di laurea magistrale e alle attività relative al TFA;
  • esplicitare che al TFA accedono tutti gli studenti che concludono il corso di laurea magistrale con l’acquisizione dei crediti formativi richiesti;
  • garantire una rappresentanza equilibrata di scuola e università nel consiglio del corso di tirocinio.

Fino al 2011-2012 i non abilitati che hanno svolto, alla data di entrata in vigore del decreto, almeno 360 giorni di insegnamento, sono ammessi in soprannumero al TFA ma devono superare una prova di accesso. Il servizio prestato coprirà parte dei crediti formativi richiesti.

 

 

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