Formazione

Formare quadri, ecco la carta vincente

Il preside della facoltà di Economia della Cattolica fa il bilancio del primo ciclo dei corsi

di Redazione

Alberto Cova, preside della facoltà di economia dell?Università Cattolica di Milano è stato nel 1997 tra i più convinti sostenitori dell?idea di istituire presso il prestigioso ateneo milanese un diploma in economia delle organizzazioni non profit. A lui ?Vita? ha chiesto di fare un primo bilancio di questa esperienza che si avvia, con il prossimo anno accademico, a completare il suo primo ciclo triennale. Allora professore, si ritiene soddisfatto di questa scelta? Certamente si. Da professore di storia economica conosco bene il ruolo che ha avuto nel dopoguerra il movimento associativo e cooperativo nella crescita socio-economica e culturale del nostro Paese. Ebbene, credo che oggi ci troviamo per molti versi in una situazione analoga, nella quale il non profit potrà dare un contributo determinante alla soluzione dei principali problemi che caratterizzano questa fine secolo, a cominciare dalla disoccupazione, a patto che esso disponga dei mezzi adeguati per affrontare le sfide che lo attendono. È evidente che il primo fattore da cui dipende l?esito di queste sfide è rappresentato dalle risorse umane, che vanno quindi formate ad hoc. E così, non appena ci è stato possibile attivare un diploma che si propone proprio tale obiettivo, non ci siamo lasciati sfuggire l?occasione. E poi c?è un?altra ragione alla base della nascita del nostro corso. Quale? Si parla sempre, a volte anche un po?a sproposito, di mancanza di managerialità all?interno delle organizzazioni non profit. Ciò è sicuramente vero. Ma a volte si dimentica una regola tanto elementare quanto fondamentale per garantire una corretta gestione di un?azienda, sia essa profit o non profit. Quella cioè che un top management di valore serve a ben poco se poi non ci sono livelli dirigenti intermedi, dei quadri cioè, capaci di interpretare e mettere in atto le strategie. Ecco, noi ci proponiamo proprio di colmare questa lacuna. È per questo che sin dall?inizio avete fatto la scelta di stipulare delle convenzioni con importanti organizzazioni non profit? Esatto. Queste non solo ci consentono, grazie al loro sostegno economico, di tenere bassi i costi annuali di frequenza al corso, ma anche, anzi direi soprattutto, di far conoscere subito e da vicino ai nostri studenti le problematiche che da lì a non molto si troveranno a dover affrontare e risolvere in prima persona.


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