Forlì: sabato e domenica la Festa dei sapori

Il Parco Urbano Franco Agosto ospita due giorni dedicati alla civiltà rurale romagnola, fra laboratori didattici, degustazioni, percorsi di filiera e allestimenti di professioni ormai scomparse. L’iniziativa è promossa da Aerproc, Afa, Arpo, Avitalia, Cia, Coldiretti, Cna, Confcooperative, Confagricoltura, Legacoop e Società Consortile Il Parco, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, Regione Emilia Romagna, Comune di Forlì, Provincia di Forlì-Cesena e Camera di Commercio. Oltre 20 mila i visitatori dell’edizione 2002. Dopo il successo della scorsa edizione – oltre 20 mila visitatori provenienti da tutta la provincia e oltre – torna al Parco Urbano Franco Agosto la Festa dei Sapori e degli Antichi Mestieri di Romagna. Con un importante riconoscimento: il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e delle politiche agricole e della Regione, che va a sommarsi a quello degli enti locali (Comune, Provincia e Camera di Commercio), a testimonianza della portata culturale e educativa dell’evento, soprattutto per le giovani generazioni. Ed in effetti sono i ragazzi e le famiglie i primi destinatari del ricco programma di esposizioni ed eventi che andranno in scena sabato 17 e domenica 18 maggio nei 27 ettari dell’area verde che costeggia viale dell’Appennino, secondo l’intento delle organizzazioni che hanno dato vita al comitato promotore: Aerproc, Afa, Arpo, Avitalia, Cia, Coldiretti, Cna, Confcooperative, Confagricoltura, Legacoop e Società Consortile Il Parco. Per questo motivo la mattina di sabato sarà dedicata alla visita delle scuole, con il coinvolgimento e la partecipazione dei ragazzi ai percorsi tematici volti a riscoprire la nascita e l’evoluzione delle varie filiere agroalimentari. Il percorso all’interno della Festa Il percorso dei visitatori partirà dai “laboratori” con cui verrà spiegato il ciclo di produzione dei prodotti che quotidianamente arrivano sulla nostra tavola: dal latte al formaggio, dal grano al pane, dalle api al miele e così via. Tra le curiosità si segnala la presenza di un laboratorio interamente dedicato ad un’attività un tempo assai diffusa nelle nostre zone: l’allevamento del baco da seta. Nell’apposito spazio, tra le altre cose, sarà possibile osservare al microscopio il ciclo di vita dei bachi e delle larve di farfalla sulle foglie di gelso. Proseguendo nella visita troveremo l’allestimento della ca’ de cuntaden, interamente realizzata con materiale d’epoca fornito da alcuni collezionisti, che pazientemente hanno sottratto all’usura del tempo i mobili e gli strumenti che venivano utilizzati quotidianamente nelle nostre case di inizio secolo. Poco distante, la cantena, con gli antichi vasi, tinelli, bigonci e la “mustarola”, dove si pigiava l’uva con i piedi. A far bella mostra di sé il carro con la botte (la castlê) che serviva per portare il mosto alla cantina sociale. L’itinerario dedicato agli antichi mestieri ospiterà maniscalchi, arrotini, impagliatori, artigiani del vimini e fabbri. In un’area apposita si potrà assistere alla lavorazione e alla tessitura manuale della canapa. Dopo avere dato ampio spazio, nella passata edizione, al trasporto animale, quest’anno sarà la volta di una “compagna di lavoro” non ancora passata di moda: la bicicletta. Per il parco circoleranno mezzi antichi attrezzati per svolgere professioni oggi ormai scomparse o radicalmente cambiate, come il raccoglitore di ferro vecchio, lo stagnino, l’arrotino e il riparatore di ombrelli. Spazio anche alle esposizioni, tra cui spicca quella dedicata alle stadere e alle antiche bilance. Lungo i viali, inoltre, troveranno posto gli stand di una ventina di cantine e aziende agricole, dove sarà possibile degustare gratuitamente prelibatezze difficilmente reperibili altrove. Gli sponsor La festa è realizzata con il contributo di Assicoop Romagna, Cac, Celli, Commerciale Agricola, Formula Ambiente, Formula Servizi, Hera, Trascoop e Unipol.