Formazione
Forlì-Cesena: Legacoop, Monica Fantini nuovo direttore
E' la prima donna a ricoprire l'incarico nell'associazione
Il Consiglio di Amministrazione di Legacoop Forlì-Cesena ha affidato la carica di direttore dell?Associazione alla responsabile del settore Agroalimentare, Monica Fantini. È la prima donna a ricoprire questo ruolo in un sindacato di imprese che associa 258 aziende, con 92 mila soci, oltre 10 mila occupati e un valore della produzione complessivo di circa 1,8 miliardi di euro (dati bilancio sociale 2004 Legacoop).
Monica Fantini è nata il 14 febbraio 1965 a Forlì. Dopo la laurea a pieni voti in Scienze Politiche presso l?Università di Bologna, conseguita nel 1990, ha seguito un Master FSE di Business Internazionale per l?Impresa e si è quindi specializzata in tematiche legate alla salvaguardia ambientale, ideando e seguendo importanti progetti per il movimento cooperativo a cavallo tra Africa, Europa e America Latina. Nel maggio 2003 è entrata in Legacoop Forlì-Cesena come responsabile del settore Agroalimentare e della Progettazione internazionale.
Fantini prende il posto di Bruno Carioli: il direttore uscente ha deciso di andare in pensione, dopo aver trascorso oltre 10 anni alla guida del movimento cooperativo, dapprima come presidente e poi, dal 2002, con la nuova carica.
“È una scelta all?insegna della continuità” -ha detto Pasolini- “Monica Fantini -ha aggiunto- ?è giovane ma ha già maturato nel movimento cooperativo un?ampia esperienza nella gestione di organizzazioni complesse. Ha dimostrato una spiccata personalità nel coniugare autorevolezza e capacità di lavorare in gruppo e condivide, da sempre, i nostri valori e le nostre idee. Monica saprà esprimere queste doti al meglio, non è solo una mia certezza ma la convinzione di tutti i colleghi che ho incontrato per parlare di Monica”.
Pasolini ha salutato Bruno Carioli tributandogli la sincera gratitudine del movimento cooperativo. “La scelta di Bruno è stata meditata e difficile, ne abbiamo parlato a lungo. Non la condivido ma è nostro dovere onorarla e rispettarla. Con Bruno abbiamo condiviso in questi lunghi anni idee, entusiasmi, illusioni, delusioni e gioie. Se oggi Legacoop è una voce ascoltata, conosciuta e rispettata per gli interessi che rappresenta è merito di chi si è impegnato a difenderne l?autonomia in ogni sede con le idee, gli argomenti, i progetti, ma soprattutto l?intelligenza. E questo merito è innanzitutto di Bruno”.
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