Formazione

Football americano, Michael Sam sarà il primo giocatore gay della Nfl

di Roberto Brambilla

Il passo è importante. E non solo per lo sport. Dalla prossima stagione nella Nfl, la massima lega professionista di football Usa ci sarà un giocatori dichiaramente gay. Si tratta di Michael Sam, 24 anni, dall’Università del Missouri, scelto al settimo e ultimo giro del Draft (la cerimonia in cui le squadre della Nfl “pescano” tra i migliori giocatori universitari) dai Saint Louis Rams, franchigia vincitrice del Superbowl 1999 ma che non gioca i play off dal 2004.

Michael, afroamericano, settimo di otto figli e con un’infanzia in Texas tutt’altro che facile (una sorella annegata a due anni al lago, un fratello morto 15enne in una sparatoria, due in prigione e un altro scomparso dal 1998) ha fatto coming out nel febbraio 2014 durante la trasmissione di ESPN “Outside the lines”, anche se i suoi compagni di squadra al college e i suoi genitori ( con una reazione ambivalente del padre) lo sapevano già da qualche mese. “Sono grato ai Rams e alla città di Saint Louis” ha detto dopo essere stato “draftato”. E commosso ha baciato in diretta tv il suo fidanzato, anche lui presente alla “scelta”. Ma Michael non vuole essere considerato solo come il primo omosessuale dichiarato nella Nfl. “Basta con tutte le discussioni sul fatto che sia gay – ha spiegato -qui si tratta solo di giocare a football e di essere valutato solo per le capacità legate a questo sport”.

E i Rams per il defensive end di 118 kg per quasi 1,90 saranno un bel banco di prova, da affrontare con coraggio e con il supporto anche di Barack Obama.”Dal mondo dello sport ai consigli di amministrazione – ha commentato in una nota il presidente USA -, lesbiche, gay, bisessuali e transgender americani dimostrano ogni giorno che bisogna essere giudicati per ciò che si fa e non per ciò che si è”. Dopo Jason Collins nell’Nba e Robbie Rogers nel Mls un altro piccolo muro è stato abbattuto. Almeno nello sport.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.