Sostenibilità

«Fonti rinnovabili: urgenti le linee guida»

Lo chiede la Lipu con una lettera inviata ai presidenti delle Regioni e agli assessori competenti

di Redazione

La Lega italiana protezione uccelli chiede alle regioni di intervenire, come previsto dal decreto del ministero dello Sviluppo Economico dello scorso 10 settembre, con un provvedimento che metta ordine a uno sviluppo incontrollato degli impianti da fonti rinnovabili.

Con una lettera inviata nei giorni ai presidenti delle regioni, agli assessori competenti e alle commissioni consiliari regionali interessate, la Lipu-BirdLife Italia chiede che vengano adottate con urgenza, entro il prossimo primo gennaio 2011, le linee guida regionali per l’insediamento di impianti da fonti energetiche rinnovabili, in gran parte eolico e fotovoltaico. «Un’occasione – sottolinea la Lipu – per salvaguardare ambiente, paesaggio, biodiversità».

Dopo l’approvazione del decreto del ministero dello Sviluppo Economico dello scorso 10 settembre, che fissava le Linee guida nazionali, la Lipu chiede dunque alle regioni di intervenire, come previsto dallo stesso decreto, con un provvedimento che metta ordine a uno sviluppo incontrollato del settore. Perciò, si segnala l’esigenza di definire anche le aree che non sono idonee a ospitare tali impianti: dalle aree Unesco alle aree protette (legge 394/91) e le zone umide Ramsar, dai siti di rete Natura 2000 (Sic e Zps) alle aree Iba (Important Bird Areas, le Aree importanti per gli uccelli), dagli habitat naturali o semi naturali (come pascoli, macchie, boschi) alle Oasi di protezione e quelle di “’ripopolamento e cattura” (legge 157/92). Ma anche aree archeologiche, monumenti, centri storici, e aree sottoposte a vincolo idrogeologico, tutte con una fascia di rispetto dignitosa e funzionale alle esigenze del caso.

Nel Documento di osservazioni Lipu, inviato alle regioni, si richiama inoltre l’attenzione su quelle aree che ospitano siti riproduttivi di specie di uccelli ormai rari e di grande interesse conservazionistico, come gli ultimi avvoltoi, cicogna nera e cicogna bianca, colonie riproduttive di aquila reale, aquila del bonelli, gallina prataiola e lanario o colonie riproduttive di grillaio. Non mancano prescrizioni sugli impianti fotovoltaici, idroelettrici e la necessità di codificare con le Linee guida regionali la Valutazione di incidenza in alcuni casi specifici.

«Lo sviluppo incontrollato e non pianificato di impianti eolici ma anche fotovoltaici e idrici»,  scrive Giuliano Tallone, presidente Lipu-BirdLife Italia, «ha gravi ripercussioni sul paesaggio, sulla biodiversità, sui beni storici e archeologici e sull’identità rurale come purtroppo si è verificato in estesi comprensori del Mezzogiorno. Tutto ciò pone alle Regioni il dovere di cogliere l’opportunità offerta dal decreto e intervenire con urgenza per non compromettere ulteriormente il territorio, pur programmando uno sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Nello stesso tempo, le regioni possono promuovere una politica più adeguata e magari indirizzata verso lo sfruttamento delle superfici antropizzate e industriali».


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