Volontariato

Fondo sociale: ancora aperta la discussione con le Regioni

Il tavolo politico di ieri sera tra Ministeri del Welfare, del Tesoro, Regioni e Comuni sulla ripartizione del Fondo non ha portato a soluzioni. Vegas: "La cifra a disposizione e' quella stabilita d

di Benedetta Verrini

Si sono confrontati fino a tarda sera per trovare una ripartizione del Fondo condivisa, ma l?incontro di ieri tra Ministeri del Welfare, del Tesoro, Regioni e Comuni per la suddivisione del Fondo sociale nazionale non ha portato a una soluzione. Le parti si sono date altre tempo, una settimana, per trovare una soluzione. Lo scorso 7 febbraio le Regioni avevano infatti chiesto il ritiro della proposta di riparto del governo e la riconvocazione di un tavolo politico per definire una nuova piattaforma concordata. Antonio De Poli, assessore del Veneto e coordinatore degli assessori regionali alle politiche sociali, ha spiegato come una delle principali ragioni che hanno portato le Regioni a rigettare completamente la piattaforma governativa e’ stata quella legata al dimezzamento delle risorse previste nei trasferimenti dello Stato alle Regioni. Si passerebbe dagli oltre 771 milioni di euro assegnati complessivamente nel 2002 ai circa 350 milioni di euro per il 2003 (con una diminuzione percentuale del 58%). Le contestazioni delle Regioni riguardavano, tra l’ altro, 677 milioni di euro per i diritti soggettivi a gestione Inps. Il sottosegretario all’Economia, Giuseppe Vegas, nella trattativa di ieri sera, ha spiegato che serve un supplemento di istruttoria per verificare la ripartizione delle risorse. Tuttavia la cifra a disposizione e’ quella stabilita dalla Finanziaria, 1.540 milioni di euro, e da quella non si deroga. “La difficolta’ – spiega Vegas – e’ relativa esclusivamente al riparto tra i diversi soggetti destinatari del fondo”, Regioni ed Enti locali. “Serve la continuazione della fase istruttoria. Restano, come risorse, quelle stanziate in Finanziaria cioe’ 1.540 milioni di euro. Si tratta di vedere la loro destinazione, tenendo conto che quello e’ il quantitativo complessivo”. “Oggi non si e’ riusciti a trovare una soluzione – ha affermato, sempre ieri sera a conclusione di riunione, il sottosegretario Maria Grazia Sestini,- perche’ la legge finanziaria carica sul Fondo sociale non piu’ solo una parte dei diritti soggettivi Inps. Il ministero del Tesoro – ha aggiunto la Sestini – giustamente chiede l’applicazione integrale dell’articolo della Finanziaria. Ci siamo lasciati con l’impegno di verificare la spesa, quantificarla in modo certo. L’impegno politico del ministero del Welfare e’ quello di andare incontro alle esigenze di Regioni e Comuni per il mantenimento dei servizi. Lo comprendiamo benissimo ed e’ per questo che abbiamo preso una settimana di tempo per una ulteriore verifica”. Alla domanda dei cronisti se ci sarebbero stati correttivi alla Finanziaria, la Sestini ha detto che “Non si possono chiedere perche’ i tempi sarebbero lunghissimi e perche’ occorrerebbe un provvedimento di legge. Ci siamo presi una settimana di tempo – ha concluso – per capire se e’ possibile tornare allo status quo ante”.


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