Welfare

Fondo per l’affitto,bse le Regionibremano contro

welfare e burocrazia Maglia nera a Piemonte e Sicilia

di Redazione

In sei non finanziano il sostegno ai canoni, perdendo quindi il diritto a ulteriori aiuti dallo Stato. E questo mentre le risorse vanno di anno in anno assottigliandosi I l meccanismo è semplice. Lo Stato assegna ogni anno i finanziamenti del Fondo nazionale per il sostegno dell’affitto, le Regioni integrano le somme ricevute con le risorse dei propri bilanci e, in premio, ottengono dei fondi aggiuntivi. A una condizione, però: che stanzino i fondi entro la fine di marzo. In palio c’è il 10% del Fondo. Un meccanismo semplice ed efficace pensato per accrescere le risorse da distribuire che, tuttavia, a tre anni dalla sua introduzione, fatica a decollare.
Si allunga, infatti, la lista delle Regioni che non destinano per tempo le risorse integrative e perdono, così, la premialità. Nel 2008, secondo gli ultimi dati forniti a Vita dal ministero delle Infrastrutture, ben sei Regioni non hanno aperto i cordoni della borsa entro marzo: Piemonte, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia. L’anno scorso invece solo la Sicilia non aveva provveduto. Dovranno accontentarsi della quota base del Fondo nazionale e della premialità legata alle risorse integrative messe a disposizione dai Comuni (dal 2006 la premialità è assegnata in proporzione alle somme aggiuntive stanziate sia dalle Regioni che dalle municipalità, per far crescere ulteriormente le risorse in favore di chi non ce la più a pagare la pigione).

Da Torino a Palermo
Certo non si può escludere che le Regioni mettano a bilancio le somme dopo la scadenza di marzo. In tal caso, però, i finanziamenti non concorrono per la premialità. La batosta più pesante, guardiamo gli ultimi dati, è toccata al Piemonte . Con il riparto licenziato il 5 novembre scorso ha ottenuto infatti un bonus di soli 136mila euro contro il milione e 314mila euro di un anno fa. E pensare, ironia della sorte, che è stata una delle prime Regioni a proporre di inserire nel pacchetto di misure anti crisi l’incremento delle risorse per gli affitti (nel 2007 ha stanziato 7,5 milioni di euro). L’ Abruzzo , che con il Molise e la Sicilia è fra gli enti meno generosi verso chi vive in affitto, dovrà rinunciare invece a 100mila euro. Soldi che sono stati divisi tra le altre Regioni.
Dall’analisi dei dati sugli interventi regionali emergono altri dati interessanti. La Sicilia , ad esempio, dal 2004 a oggi non ha previsto un solo euro di cofinanziamento entro il 30 marzo, perdendo tutte le premialità previste. Spetta invece alla Lombardia il record assoluto: l’anno scorso ha stanziato 34,5 milioni. Sempre la Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna, è la regione con gli enti locali più magnanimi: 12,5 milioni nel 2008. I municipi più avari sono invece quelli del Molise e della Sicilia .
Progressivo dimagrimento
Altro dato: a fronte di un considerevole incremento delle richieste di sostegno si sono ridotte nel tempo le risorse a disposizione. La dotazione del Fondo è scesa da 361 milioni del primo anno (2000) a 205 del 2008. Un calo costante che subirà una brusca accelerata nei prossimi anni. Con l’ultima manovra, infatti, il governo Berlusconi ha previsto di portare il Fondo a 161 milioni nel 2009 e a 111 nel 2011. L’unica inversione di rotta nel 2006, quando la dotazione è risalita a 310 milioni. L’effetto prodotto dal taglio dei fondi e dalla crescita dei richiedenti è facilmente immaginabile: si è assottigliato il beneficio erogato.
Un dato significativo si ricava, ad esempio, dall’ultima relazione dell’Osservatorio sulla condizione abitativa del Comune di Torino: il contributo medio, che nel 2001 era di 1.688 euro, è sceso a 750 euro nel 2006. Su questo scenario fosco, quasi non bastasse, si addensano le nubi della crisi economica e del mercato delle locazioni. Una ricerca effettuata da Nomisma ha rilevato che nel periodo 1991-2007 i canoni di mercato delle aree urbane hanno subìto una crescita del 66,7% a cui è corrisposto, di contro, un incremento delle disponibilità familiari del 20,8%. Il sostegno, in sostanza, da mezzo per facilitare l’accesso o la permanenza in locazione si è trasformato in un semplice strumento di sostegno al reddito.
Secondo uno studio del Sunia sull’efficacia del Fondo affitti nelle grandi città risulta inoltre che il beneficio assegnato riesce a coprire solo una minima parte del canone. Nel 2006 solo il 18% a Palermo (23% nel 2000), il 25% a Roma (41% nel 2000) e il 13% a Milano (26% nel 2000). Poco più, per farla breve, di due mensilità.

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