Formazione

Fondo per la non autosufficienza, accordo Regione Toscana-sindacati

Da novembre 2007 avviati i progetti pil! ota nelle 34 zone socio-sanitarie

di Redazione

Avvio di progetti pilota, definizione degli strumenti di base e delle risorse, sostegno all?assistenza domiciliare integrata, ampliamento dell?offerta per la residenzialità e la semiresidenzialità, buoni di servizio per accedere a servizi privati. Sono questi i punti essenziali dell?accordo siglato da Regione e CGIL-CISL-UIL presentato oggi a Palazzo Bastogi relativo al progetto regionale del fondo per la non autosufficienza.
«Questo documento rappresenta un altro passo importante verso l?attivazione del progetto complessivo ? ha dichiarato l?assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori. La condivisione dell?impianto da parte delle rappresentanze sindacali è un aspetto fondamentale per proseguire nel nostro lavoro. I prossimi mesi saranno decisivi, dal buon esito dei percorsi pilota già a! vviati in tutte le 34 zone socio?sanitarie dipende la ri! uscita d i tutta l?operazione. Ma già dai primi risultati posso anticipare che la struttura che abbiamo ideato sembra rispondere alle esigenze delle famiglie».
«In questa società si vive di più, ed è giusto che si viva meglio ? hanno detto CGIL, CISL e UIL della Toscana – per questo abbiamo fortemente voluto la costituzione del fondo regionale sulla non autosufficienza. La firma di questo protocollo d?intesa è un primo risultato importante perchè fissa i principi e i punti essenziali dell?intero progetto che poi andranno sviluppati e articolati nel confronto successivo sulla proposta di legge. Con l?avvio della fase pilota si cominciano a dare risposte ulteriori alle famiglie toscane e un aiuto concreto in termini di assistenza che al momento è ancora in larga parte a carico dei familiari della persona non autosufficiente». «Già in questa prima fase ? aggiung! ono le tre organizzazioni sindacali – si iniziano a concretizzare gli impegni assunti soprattutto per il mantenimento degli anziani al proprio domicilio garantendo un aumento della assistenza domiciliare sia in termini di persone assistite che in termini di tempo e qualità per coloro che già ne usufruiscono. Il fondo colma una lacuna grave e risponde in maniera organica alla domanda di aiuto delle famiglie. Per la nascita del fondo CGIL, CISL e UIL, ed i rispettivi sindacati dei pensionati, si sono fortemente e da anni mobilitate, convinte che rappresenti una risposta di civiltà ad un bisogno molto esteso. Con la sua costituzione si riafferma l?universalità dell?intervento, la sua integrazione e la domiciliarità come scelte strategiche. Quanto abbiamo siglato ? concludono CGIL, CISL e UIL – è una preintesa che dovrebbe portare ad un articolato di legge che vogliamo discutere prima del suo approdo in Con! siglio regionale e che comunque dovrà contenere i punti! essenzi ali dell?accordo: sviluppo dell?offerta dei servizi; certezza della risposta assistenziale; protocollo ospedale?territorio; contabilità separata a garanzia che le risorse siano dedicate esclusivamente agli interventi per la non autosufficienza; ultimo, ma non ultimo, nel 2008 il fondo sarà costituito senza il ricorso ad una fiscalità aggiuntiva, senza cioè ulteriori aggravi per i cittadini».
Il documento impegna le parti a sviluppare tutta una serie di elementi e ad individuare gli strumenti operativi che saranno successivamente inclusi nella proposta di legge. I principi generali del progetto prevedono l?universalità di accesso alle prestazioni, l?integrazione delle politiche sanitarie e sociali, il sostegno alla domiciliarità, il coinvolgimento delle comunità locali nell?attuazione e valutazione degli interventi.
Nell?accordo sono contenuti alcuni impegni per il 2008,! primo anno di attuazione del progetto. Anzitutto, in attesa della proposta di legge che lo disciplinerà, Regione e sindacati apriranno un confronto sul testo prima della presentazione in Consiglio regionale. In quanto alle risorse, è previsto il ricorso al maggior gettito prodotto nel 2007 e a quelle nazionali, senza ulteriori tasse per i cittadini. Nelle varie zone-distretto saranno avviate esperienze pilota (in parte già attive) nei primi 6 mesi dl 2008, prima dell?entrata a regime prevista a partire da luglio. La costituzione di un Punto unico di accesso, per ottenere tutte le risposte necessarie al percorso assistenziale, e la valutazione multidimensionale di ciascun singolo caso costituiranno i punti essenziali per l?avvio delle sperimentazioni. Altri elementi di base saranno costituiti dalla continuità assistenziale, dal progetto assistenziale personalizzato, dalla banca dati centralizzata, dall?incremento progressivo del! ricorso all?assistenza domiciliare integrata e al soste! gno domi ciliare, dall?ampliamento della residenzialità e semiresidenzialità. Infine è prevista anche l?erogazione di buoni servizio da utilizzare per accedere ai servizi di assistenza familiare privati, coinvolgendo in tal senso anche i centri per l?impiego per facilitare l?incontro tra domanda e offerta.


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