Politica

Fondo non autosufficienza, esperimento riuscito

Il Fondo regionale della non autosufficienza istituito nel 2006 dalla Liguria passa dalla fase di sperimentazione a quella a regime

di Redazione

Massimiliano Costa, assessore alle Politiche sociali della Regione Liguria, il Fondo regionale della non autosufficienza istituito nel 2006 dalla Liguria passa dalla fase della sperimentazione a quella a regime. Può tracciare un bilancio della sperimentazione?

Questi due anni di sperimentazione sono stati molto utili perché hanno portato alla luce un disagio che prima era sconosciuto anche ai servizi sociali. Con l?istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza abbiamo avuto la possibilità di colmare questa lacuna, ampliando il numero delle persone assistite dai servizi. Le persone che hanno le caratteristiche per accedere all?erogazione del contributo economico sono 8.388, di cui 3.759 hanno già iniziato a ricevere l?assegno mensile. L?obiettivo che come giunta ci poniamo è di arrivare a soddisfare oltre 6mila domande entro il 2008. Per fare questo, dal 2006 abbiamo stanziato 43,5 milioni di euro.

Quali sono le caratteristiche del Fondo regionale?

Innanzitutto si tratta di un?azione di sistema che poggia sull?organizzazione dei 19 distretti sociosanitari. Il Fondo regionale ligure anticipa quello nazionale e prevede l?erogazione di un contributo mensile calcolato sulla base del reddito annuo: 350 euro per le famiglie con reddito Isee fino a 10mila euro e 280 euro per redditi compresi tra 10.001 e 20mila euro annui. Altro aspetto caratterizzante è il Piano individualizzato di assistenza.

La Regione ha modificato i criteri di accesso e le procedure di valutazione dei non autosufficienti. In che modo?

Avranno diritto ad accedere al fondo le persone ultrasessantacinquenni o disabili – come è avvenuto in fase di sperimentazione – con un reddito Isee annuo fino a 20mila euro e verranno inseriti in graduatoria in base alla gravità della situazione sociosanitaria certificata dall?Unità di valutazione multidisciplinare. I parametri per valutare la gravità dei casi sono, naturalmente, omogenei per tutto il territorio ligure.

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