Salute
Fondo Globale: uno spot contro l’indifferenza
''Se vogliamo aiutare, prima dobbiamo ascoltare'' il messaggio della prima campagna di comunicazione internazionale del Fondo Globale, lanciata oggi al Mae
di Redazione
”Se vogliamo aiutare, prima dobbiamo ascoltare”. Questo il messaggio della prima campagna di comunicazione a livello internazionale del Fondo Globale per la lotta contro AIDS, tubercolosi e malaria che e’ stata lanciata in Italia oggi, in occasione della Conferenza Internazionale per il rifinanziamento del Fondo Globale, che si svolge oggi e domani alla Farnesina. L’obiettivo, e’ stato rilevato nel corso di una conferenza stampa (alla presenza tra gli altri, del Direttore esecutivo del Fondo globale, Richard Feachem, e del Direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Esteri, Giuseppe Deodato)e’ quello di far conoscere e accrescere il supporto nei confronti dei programmi dell’organizzazione. Lo spot televisivo firmato di Publicis Italia, dura 30 secondi ed e’ ambientato nel centro di una citta’ di un Paese occidentale. Il filmato descrive uno spaccato della societa’ di oggi: le persone camminano in maniera frenetica, completamente assorbite dalla routine quotidiana. Telefonano con il cellulare, ascoltano musica con il walk-man, indifferenti a tutto cio’ che accade attorno a loro. Subito dopo l’immagine si stringe sulle labbra di una donna di colore, le inquadra per alcuni istanti, per poi mettere a fuoco l’intera figura: si tratta di una dottoressa africana che indossa un camice pulito, ma vecchio stile e parla ininterrottamente. Ma la sua voce non si sente, perche’ nessuno la sta ad ascoltare. La gente reagisce con indifferenza o con semplice curiosita’ lanciando, mentre lei passa, uno sguardo distratto alla donna che continua, con calma e determinazione, il proprio discorso. A questo punto interviene una voce fuori campo, prestata a titolo gratuito al Fondo Globale da Luca Ward, che illustra le finalita’ dell’organizzazione. ”Finanziato da Governi di tutto il mondo, tra cui lfiItalia, il Fondo Globale aiuta i Paesi in via di sviluppo a combattere AIDS, tubercolosi e malaria”, spiega la voce fuori campo descrivendo l’atteggiamento del Fondo Globale che, prima di approntare i propri programmi, si ferma ad ascoltare le esigenze di chi conosce e opera nella realta’ locale. ”Ma prima di stanziare i fondi – continua la voce fuori campo – facciamo qualcosa perche’ l’aiuto arrivi a chi ne ha bisogno: ascoltiamo”. Nello stesso momento un uomo si ferma, alza lo sguardo e inizia ad ascoltare le parole del medico che, parlando in inglese con uno spiccato accento africano, spiega ”Se vogliamo salvare delle vite, abbiamo bisogno di risorse”. Lo spot e’ chiuso dal claim ”Fondo Globale. Investire nel nostro futuro”. Il soggetto della campagna stampa, che riprende lo stesso messaggio dello spot televisivo, raffigura in primo piano il volto di una donna di un Paese povero, un’ indiana che cerca invano, ma con determinazione, di farsi ascoltare. Il fumetto vuoto indica la voce che si perde tra la folla. La donna rappresenta simbolicamente la voce inascoltata dei Paesi in via di sviluppo, nei quali lo scorso anno AIDS, tubercolosi e malaria hanno mietuto piu’ di 6 milioni di vittime. La campagna italiana, che parte per concludersi il 10 luglio, e’ stata realizzata grazie anche alla sensibilita’ e alla collaborazione, a titolo gratuito, dei partner editoriali e delle aziende che operano con Publicis Italia e ZenithOptimedia.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.