Salute

Fondo Globale, serve impegno di lungo periodo

Lo ha sottolineato il Sottosegretario agli Esteri Giuseppe Drago aprendo la 2nda riunione della Conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta ad Aids, tbc e malaria

di Redazione

Il Sottosegretario agli Esteri Giuseppe Drago ha aperto oggi a Villa Madama la seconda riunione della Conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla Tubercolosi e alla Malaria, organismo istituito a seguito del G8 di Genova. A nome dell’Italia, riferisce una nota della Farnesina, il Sottosegretario Drago ha sottolineato l’impatto devastante delle tre pandemie sulle condizioni di vita delle popolazioni e sullo sviluppo economico e sociale in molti Paesi e la necessità di rispondervi con una decisione e un impegno mirato anche a sostenere processi di sviluppo di lungo periodo, senza i quali queste pandemie non potranno essere totalmente debellate. “Ci sembra infatti necessario – ha indicato Giuseppe Drago – trovare nuovi meccanismi e possibilità di partecipazione del settore privato, il cui apporto è stato al di sotto delle iniziali aspettative; è essenziale migliorare i risultati accelerando l’utilizzazione delle risorse finanziarie rese disponibili nei Paesi destinatari, è opportuno rivedere il ruolo e i costi delle Agenzie”. “Tale maggiore capacità di coordinamento – ha proseguito il Sottosegretario – deve rafforzare il meccanismo di partecipazione e di condivisione delle decisioni fra le Istituzioni nazionali, le Organizzazioni Internazionali, le rappresentanze del settore privato, della società civile, degli ammalati e delle ONG”. La riunione odierna di Roma segue la prima che si è svolta a Stoccolma nel marzo scorso, mentre quella conclusiva si terrà a Londra dal 5 al 7 settembre di quest’anno, presieduta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite. Il ministero degli Esteri rileva che l’Italia, Paese fondatore e membro del Consiglio del Fondo Globale, oltre a sostenere gli organismi delle Nazioni Unite competenti per la lotta alle tre pandemie (Oms, Unaids), ne è stata sin dall’inizio il secondo principale donatore, dopo gli Stati Uniti (il 16 marzo 2005 la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri ha approvato la concessione di un contributo finanziario di 100 milioni di euro, il più importante contributo finanziario finora concesso dall’Italia a un’organizzazione internazionale). In questa prospettiva, riferisce la nota della Farnesina, l’On. Giuseppe Drago ha sottolineato come la presenza italiana nel Fondo cerchi d’essere rappresentativa non solo delle istituzioni di governo italiane ma anche di dare voce alle istanze che emergono dalle ONG, dal mondo della ricerca, dalle Università e dalle Autonomie Locali italiane. Infine, il Sottosegretario Drago ha ricordato che, in preparazione del prossimo vertice G8 di Gleneagles, il progetto italiano per una garanzia pubblica anticipata di acquisto (Advanced Purchase Commitment) dei vaccini per l’AIDS e la malaria, ha ricevuto luce verde.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA