Salute
Fondo globale: Ong, da imprese solo il 4% dei fondi
"Desta particolare preoccupazione la scarsa partecipazione del settore privato al finanziamento del GF", dice Sergio Marelli, presidente Associazione italiana Ong
di Paul Ricard
In occasione della seconda riunione della Conferenza di Rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta ad AIDS, Tubercolosi e Malaria, in corso a Roma oggi e domani, l’Associazione ONG Italiane ribadisce la grande importanza del Fondo Globale e della sua funzione di responsabilizzazione verso le potenze del Nord e del Sud del mondo, in un’ottica di partnership democratica.
?I risultati raggiunti dal 2000 ad oggi – spiega Sergio Marelli, Presidente dell’Associazione ONG Italiane – sono importanti ma non ancora sufficienti. Mancano infatti ancora 0,7 miliardi di dollari per rispettare gli impegni assunti per il 2005, e altri 7,1 miliardi per il 2006-2007?. ?Fondi che, come deciso in sede di Nazioni Unite, non devono gravare sui già esigui bilanci della cooperazione allo sviluppo?.
Desta particolare preoccupazione la scarsa partecipazione del settore privato al finanziamento del GF. Imprenditoria e privati hanno infatti versato, sino ad oggi, poco più del 4% del totale annuo, contraddicendo così uno dei criteri costitutivi del Fondo. ?Se da un lato i governi – continua Marelli – dovrebbero incoraggiare maggiormente l’impegno delle imprenditorie nazionali e internazionali, applicando ad esempio forme di defiscalizzazione, dall’altro il settore privato deve garantire una reale contribuzione finanziaria al Fondo, fugando così il dubbio che l’entusiastica partecipazione a questa iniziativa non sia solo una mera operazione di facciata?.
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