Politica

Fondo globale, l’Italia rischia il seggio

Fondo globale contro Aids, tbc e malaria: lo Stato italiano già deve più di 260 milioni di euro

di Paolo Manzo

Almeno tre elementi ci fanno sperare che?
? in materia di lotta alle pandemie qualcosa di buono possa essere fatto da questo governo, dopo l?ennesima scempiaggine fatta in Finanziaria 2007, dove non sono stati previsti stanziamenti per coprire i debiti pregressi – pari a 20 milioni di euro per il 2005 e di 260 milioni di euro per il biennio 2006/2007 – che lo Stato italiano ha nei confronti del Fondo globale delle Nazioni Unite contro Aids, tbc e malaria. Primo: in data 22 dicembre 2006, è stato approvato alla Camera l?ordine del giorno 9/1746-bis/B/41 a firma degli onorevoli Venier, Diliberto e Sgobio con cui si impegna il governo a far fronte allo stanziamento per il Fondo globale non ricorrendo ai fondi destinati alla cooperazione, e a prevedere, nella prossima finanziaria, un fondo speciale ad hoc per evitare l?impasse degli ultimi anni. Certo, nello stesso odg si impegna anche il governo a realizzare gli Obiettivi del Millennio portando gli stanziamenti relativi sino alla soglia dello 0,7% del Pil, il che appare per la Finanziaria 2008 oggettivamente impossibile, ma il segnale è più che incoraggiante. Secondo: ad oggi ci sono due proposte di legge per un finanziamento ad hoc del Fondo globale. Una giacente alla Camera, avente come primo firmatario Leoni, l?altra al Senato (di Martone, Ripamonti, Mele, Del Roio, Caprili, Silvestri, Cossutta, Tonini, Bodini, Pollastri, Valpiana) che attendono di essere approvate.

Terzo: mai come quest?anno, l?argomento è presente su Google e su parecchi media, soprattutto di sinistra, come Il manifesto che ha intervistato un arrabbiatissimo Valdo Spini. Comprensibile perché, se quest?anno il Fondo globale è senza un euro la colpa non è di Berlusconi bensì di Prodi. La speranza è che il presidente del Consiglio italiano sia sensibile a queste iniziative, non fosse altro perché a marzo ci sarà la riunione del board del Fondo globale dove, «rebus sic stantibus», l?indebitatissima Italia potrebbe perdere il seggio che ha sin dalla nascita del Global Fund, assieme a pochi altri paesi.

Venerdì 12 gennaio possono esserci novità?
… decisive per quanto concerne la riforma della cooperazione. Per il momento Scooperation non può far altro che anticipare che, da quella data, pubblicherà sul sito www.vita.it il testo della legge delega di riforma su cui si sta discutendo in queste ore.

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