Salute

Fondi tagliati, si apre fra le proteste la conferenza di Vienna

In aumento le persone curate, ma i governi vogliono tagliare i fondi

di Emanuela Citterio

Ha iniziato i lavori a Vienna la diciottesima conferenza internazionale sull’Aids che durerà fino al 23 luglio. Una conferenza in cui brilla l’assenza dell’Italia.

Secondo i dati presentati oggi a Vienna dall’organizzazione mondiale della sanità è in aumento nel mondo il numero dei malati di aids che ricevono cure mediche (Oms). Si stima che il numero di persone che alla fine del 2009 ricevevano cure salva-vita sia salito a 5,2 milioni. «Alla fine del 2008 erano quattro milioni: è uno sviluppo molto incoraggiante» ha detto Hiroki Nakatani, direttore generale per il dipartimento aids, tubercolosi, malaria e malattie tropicale dell’Oms.

Ma l’apertura della conferenza è stata caratterizzata anche da polemiche per i tagli ai finanziamenti alla ricerca e alla lotta alla malattia da parte dei grandi fondi internazionali.

Il fondo mondiale per la lotta all’Aids ha bisogno di almeno 20 miliardi di dollari per i prossimi tre anni e stando ai dati forniti dalla Unaids, il fondo specializzato dell’Onu per la lotta alla malattia, dal 2009 in poi gli aiuti non sono mai più cresciuti.

Un report di Medici senza frontiere in (“No time to quit: HIV/AIDS treatment gap widening in Africa” – “Non c’è tempo da perdere: peggiora l’accesso alle cure per l’HIV/AIDS in Africa) denuncia come la maggior parte delle istituzioni internazionali che erogano fondi come PEPFAR, Banca Mondiale, UNITAID e i paesi che finanziano il Fondo Globale, da un anno e mezzo abbiano deciso di tagliare, ridurre o interrompere i loro finanziamenti per le cure e i farmaci antiretrovirali (ARV) contro l’HIV. In un altro report presentato oggi alla conferenza di Vienna, Msf mostra cosa succederà se i principali donatori ridurranno l’appoggio per la lotta all’Aids ai Paesi colpiti. Per scaricarlo clicca QUI.

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