Welfare

Fondi sociali: l’appello Fish

Evitare risposte parziali e inadeguate. Questo chiede la Fish che chiede al Comitato 16 novembre di sospendere le iniziative più estreme, ma allo stesso tempo si appella alla maggioranza per arrivare a finanziare il Fondo per la non autosufficenza

di Redazione

«Il nostro pensiero prioritario è che qualcuno sta rischiando la vita in un gesto disperato. Ai motivi di questa iniziativa va tutta la nostra solidarietà. E così non potrebbe non essere, essendo impegnati da anni sul fronte dei diritti delle persone con disabilità». Sono le parole di Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) che lancia oggi un doppio appello: al Comitato 16 novembre, affinché vengano sospese le iniziative più estreme che possono mettere a rischio immediato vite umane, e alla maggioranza, affinché venga compiuto un ulteriore sforzo per il finanziamento del Fondo per le politiche sociali e del Fondo per la non autosufficienza, strumenti essenziali per la qualità della vita delle persone.

Dopo gli ultimi emendamenti in Commissione Bilancio – ricorda la Fish in una nota  – sarebbero previsti 300 milioni aggiuntivi, per il solo 2013, per le politiche sociali, e 200 per la non autosufficienza. «Lo sforzo è minimo» chiosa Fish ricondando che il Fondo per le politiche sociali era, nel 2008, di 900 milioni, mentre quello per la non autosufficienza, alla sua costituzione, ammontava a 400 milioni ed era già considerato insufficiente alle reali esigenze.

La Commissione Affari Sociali aveva approvato una serie di emendamenti, poi vanificati in Commissione Bilancio, che andavano nella direzione di un rilancio di tutti i Fondi sociali. Un passaggio che la Federazione ritiene essenziale per iniziare una riflessione più complessiva sul welfare in Italia. Da quegli emendamenti la Fish chiede di ripartire evitando risposte parziali e inadeguate. ricordando altresì che «Queste sono le medesime istanze presentate ai Gruppi parlamentari in occasione della Manifestazione del 31 ottobre, sulle quali avevamo raccolto attenzioni e rassicurazioni».
 

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