Cultura
Fondi pensione: Calpers lascia 4 mercati asiatici
Il gigante californiano ha annunciato la dismissione degli investimenti in Indonesia, Malaysia, Filippine e Thilandia, per la scarsa sostenibilità socioambientale dei mercati finanziari.
Calpers batte in ritirata dai mercati finanziari di Indonesia, Malaysia, Filippine e Thailandia.
La notizia, come riporta oggi il Financial Times, «è una vittoria per l’inverstimento socialmente responsabile». Il grande quotidiano economico finanziario gioca, con il suo titolo, con la parola “retreat”, che significa appunto ritiro, nel senso di abbandono, ma anche pensione. Il business della californiana Calpers è infatti costituito dalle pensioni, si tratta infatti dell’Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici di quello Stato. E il sistema di fondi pensione è alla base del moderna finanza responsabile: ormai da 30 anni molti lavoratori e sindacati americani hanno preteso che i contribuiti previdenziali fossero investiti secondo criteri di eticità, originando appunto un vero e proprio sistema: il socially responsible investment-sri.
Dall’interno di questo sistema sono infatti arrivate le critiche all’istituto di Sacramento dopo che aveva deciso di cominciare a operare sui nuovi mercati asiatici, caratterizzati da una forte redditività dei titoli ma anche da una scarsa ecosostenibilità delle società e degli stati (nel caso di titoli pubblici) alcuni dei quali finiti in una vera e propria “lista nera”, (composta dai quattro Paesi abbandonanti da Calpers). E infatti la rinuncia del fondo pensioni inzia proprio con i titoli pubblici.
Complessivamente la società ha in portafoglio solo 1 miliardo di dollari (900 milioni di euro) relativamente a titoli emessi in queste aree, contro un risparmio gestito che raggiunge 151 miliardi di dollari.
Alla base della decisione c’è anche una recente revisione del quadro informativo relativo ai mercati emergenti e a quelli dei Paesi in via di sviluppo in generale. Affidandosi alla consulenza di Wilshire Associates, Calpers ha deciso di includere Russia e India, precedentemente esclusi.
Gli analisti, concordi nel riconoscere la crescita della finanza responsabile, (è di pochi giorni fa la notizia che anche la Barclays Bank sta predisponendo alcuni prodotti), si interrogano ora sull’effetto domino di questa decisione. Se per i mercati in questione, ci dovrebbero essere investitori locali pronti a subentrare a Calpers, è ipotizzabile che l’esempio del gigante dei fondi pensioni sia seguito da altri investitori istituzionali.
Una scelta non da poco, visto che recentemente Indonesia, Malaysia e Filippine hanno offerto una redditività media che oscilla, secondo il Financial Times, dal 25 al 29%.
Il giornale londinese si chiede se ora Calpers dismetterà i pacchetti di azioni americane di società che operano in quei Paesi.
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