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Fondi pensione americani contro Shell
Accusano i suoi vertici di frode e lesione degli obblighi fiduciari per avere nascosto la reale consistenza delle proprie riserve di oro nero
La compagnia petrolifera anglo- olandese Royal Dutch-Shell finisce nel mirino di due fondi pensione statunitensi i quali accusano i suoi vertici di frode e lesione degli obblighi fiduciari per avere nascosto la reale consistenza delle proprie riserve di oro nero e mutato, così, la propria situazione contabile. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal il fondo pensione dei lavoratori tessili di New York e quello degli idraulici della Virginia hanno presentato azione legale – innanzi alla Corte della Contea di Middlesex nel New Jersey – nei confronti dell’attuale amministratore delegato dell’azienda petrolifera, Jeroen Van der Veer, dell’ex presidente Sir Philip Watts e di altri manager con l’accusa di avere in qualche modo contribuito allo scandalo finanziario che – sin dallo scorso gennaio – ha colpito la società. La causa avviata dai due fondi pensione – che vede coinvolte anche le società di revisione PriceWaterHouseCoopers e Kpmg accusate di scarsa diligenza – non punta ad un risarcimento di carattere economico ma a determinare un cambiamento gestionale all’interno della Royal Dutch-Shell. Con una mossa del tutto inusuale, infatti, i due fondichiedono alla compagnia petrolifera di rivedere la propria governance e, soprattutto, di avviare uno stravolgimento della attuale struttura basata, attualmente, sulla presenza contestuale di due consigli di amministrazione.