Fondi americani: gli “irregolari”I dovranno rimborsare anche le commissioni

I fondi di investimento statunitensi coinvolti in compravendite azionarie irregolari note come ?market timing? e ?late trading?, dovranno rimborsare anche le commissioni chieste agli investitori che non sono stati direttamente colpiti dalle attività poste in essere dai fondi di cui sono clienti. A stabilirlo – come riportato dal Wall Street Journal – sono le autorità americane (Securities and Exchange Commission e Procura di New York) che, negli scorsi mesi, hanno raggiunto transazioni finanziarie con una serie di fondi al fine di chiudere le indagini aperte nei loro confronti fin dallo scorso settembre. In pratica, oltre a risarcire gli investitori feriti dal loro comportamento irregolare, i fondi dovranno restituire le commissioni pagate dai clienti che abbiano investito denaro proprio nel periodo in cui le aziende si sono rese responsabili di compravendite non regolari pur non essendo colpiti direttamente nel loro portafogli. Il risarcimento delle commissioni a tutta la clientela – cosi’ riporta il Wsj – appare appropriato poiché, gran parte degli investitori non avrebbe speso denaro se fosse stata a conoscenza dei comportamenti lesivi dei fondi scelti per i loro investimenti. Il velo sugli scandali nel settore dei fondi – un mercato da 7.000 miliardi di dollari – era stato sollevato lo scorso settembre quando la Sec, l?organo di vigilanza della Borsa americana, e la Procura di New York hanno avviato indagini capaci di coinvolgere, sino ad ora, una ventina di fondi. Ad oggi, le transazioni raggiunte con parte di loro hanno fruttato 2 miliardi di dollari in risarcimenti (la consegna agli investitori danneggiati e’ prevista entro la fine dell’anno) cui dovrebbe aggiungersi anche la restituzione delle commissione pagata e dai clienti. Tra le societa’ finanziarie costretti a pagare le somme piu’ alte a causa del comportamento delle loro unita’ di investimento spiccano Bank Of America (con 375 milioni di dollari), Alliance Capital (con 250 milioni di dollari), Fleet Bosto (con 140 milioni di dollari) e Massachusetts Financial Services (con 225 milioni di dollari).