Non profit

Fondi accantonati. Ritardi? Non è colpa nostra

Carlo Vimercati replica alle osservazioni dei Csv sulle lunghe attese nelle erogazioni. E valuta positivamente la riserva di gestione attribuita ai Comitati.

di Benedetta Verrini

“Non ci sono state inadempienze da parte delle fondazioni o dei Comitati di gestione: alcuni ritardi nell?erogazione dei fondi sono legati al fatto che in alcune regioni d?Italia i Centri di servizio sono stati istituiti solo in tempi recenti”. Così Carlo Vimercati, presidente della Consulta nazionale dei comitati di gestione dei fondi speciali per il volontariato, prende le distanze dalla questione contabile degli accantonamenti, ricostruita dai Centri di servizio, ma ribadisce che “i Comitati di gestione, una volta partiti, hanno cominciato a erogare i fondi”. E i ritardi che ancora affannano alcune regioni del Sud? “è possibile che ci sia voluto più tempo, in fase di selezione dei progetti, per identificare i soggetti che potevano assumersi l?impegno della gestione dei Centri di servizio”, risponde, aggiungendo che riguardo alle maggiori difficoltà che incontra il Sud, la proposta governativa di modifica alla 266 prevede una quota fissa di sostegno. “In questi anni, poi, le grandi fondazioni come Cariplo, Monte Paschi, Compagnia di San Paolo hanno contribuito a veicolare fondi a sostegno del volontariato del Meridione: con la riforma questo appoggio diventerà più sistematico”. Vimercati esprime poi una sostanziale condivisione sulla questione dell?attribuzione del 40% dei fondi al controllo dei Comitati stessi: “La riteniamo corretta”, dice. “Più in generale, questa proposta ha il pregio di aver imboccato la strada della revisione mettendo insieme tutte le realtà coinvolte, per giungere a nuove regole e chiarezza in un mondo che si trova in rapida evoluzione”.

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