Non profit

Fondazioni: Piccini, azioni Mps ai cittadini

L'ex provveditore della banca senese propone un'azionariato diffuso per far scendere la Fondazione sotto il 50% nel capitale della banca. Il precedente Aem

di Giampaolo Cerri

Fondazioni bancarie a partecipazione diffusa? L’idea è dell’ex-presidente del Monte de’ Paschi, Luigi Piccini, attualmente ai vertici di Mps Banque, per ottemperare agli obblighi di legge che impongono agli enti di diminuire la partecipazione di controllo nelle banche. Per scendere sotto al 50% nel capitale in questo caso del Monte dei Paschi, la Fondazione ”dovrebbe offrire in vendita un 15-20% delle azioni prioritariamente ai cittadini delle province di Siena e Grosseto, che sono quelle statutariamente riconosciute come insediamento storico del vecchio istituto di credito”. L’ipotesi è stata formulata in un’intervista al Giornale della Toscana (secondo dorso fiorentino del quotidiano di Paolo Berlusconi). ”L’offerta – spiega Piccini – potrebbe avvenire al prezzo corrente di mercato con l’impegno peraltro all’assegnazione anno per anno e per almeno tre anni del 10% di quanto sottoscritto”. Cosi’, secondo l’ex sindaco di Siena, tutti i cittadini, con l’unico vincolo della maggiore eta’ e della residenza in una delle due province da almeno l’inizio dell’anno, ”avrebbero l’opportunita’ di partecipare al capitale della banca a condizioni privilegiate ed avrebbero interesse a detenere per un certo periodo le azioni in funzione del beneficio aggiuntivo garantito”. Piccini fa rilevare che si tratta di una strada ”ampiamente utilizzata nelle privatizzazioni di molte municipalizzate sulla quale la Consob non ha avuto nulla da eccepire”. Tra queste, l’ex sindaco cita il caso di Aem con l’assegnazione di un 8% a cittadini residenti a Milano e nella Valtellina.


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