Report

Fondazioni, le erogazioni crescono del 5,3%

Pubblicato il 28° Rapporto annuale che presenta i dati aggregati dai bilanci 2022. Erogati nel corso dello scorso anno 962,2 milioni di euro di questi il 34% (pari a 332,2 mln) sono stati destinati al welfare. L’incertezza dei mercati non intacca l’attività istituzionale degli enti. La strategia, sottolinea il presidente Acri Francesco Profumo è quella di «coinvolgere Enti locali e Terzo settore in percorsi di empowerment e crescita delle competenze»

di Antonietta Nembri

foto da Unsplash

Le Fondazioni di origine bancaria detengono un patrimonio contabile complessivo di 40,6 miliardi di euro e nel corso dello scorso anno hanno erogato 962,2 milioni di euro (+5,3% sul 2021) di cui il 34% – pari a 332,3 milioni di euro – è stato destinato al welfare. Sono questi alcuni dei dati che si possono trovare nel Ventottesimo Rapporto annuale approvato dal Consiglio di Acri e che presenta aggregati i numeri delle 86 Fondazioni di origine bancaria

«A fronte di un andamento decisamente negativo dei mercati finanziari, determinato da uno scenario di policrisi, caratterizzato da pandemia, guerra, crisi energetica e inflazione» ha  dichiarato Francesco Profumo, presidente di Acri, «le Fondazioni di origine bancaria sono riuscite a mantenere inalterato il flusso delle loro erogazioni sui territori (registrando, anzi un leggero incremento)».

«Questo» aggiunge Profumo «si deve alla modalità operativa ormai diffusa tra gli enti  di prevedere la dimensione dell’attività istituzionale dell’anno sulla base dei rendimenti dei  dodici mesi precedenti. Questo approccio “anticiclico”, coniugato con i cospicui fondi di  stabilizzazione e con l’accantonamento derivato dalla riduzione dell’imponibile sui dividendi,  permette di garantire un supporto finanziario costante alle tante progettualità socio-culturali  attive sui territori. La strategia delle Fondazioni si basa su un costante dialogo con i territori,  al quale fa seguito l’individuazione delle misure più efficaci per accompagnare Istituzioni e Terzo settore nell’elaborare e implementare risposte tempestive e strategie di lungo periodo per rispondere ai bisogni delle comunità. L’obiettivo, infatti, è promuovere un progressivo empowerment dei territori, alimentato con una variegata fornitura di risorse economiche e  competenze progettuali».

Rapporto 2022 Fondazioni Bancarie

Patrimonio e gestione economica

Dal Ventottesimo Rapporto annuale emerge che, al 31 dicembre 2022, le Fondazioni di  origine bancaria detengono un patrimonio contabile di 40.556 milioni di euro, pari all’85%  del passivo di bilancio, in aumento di circa 319 milioni di euro (+0,8%) rispetto al 2021. 

L’attivo delle Fondazioni ammonta a poco più di 47,6 miliardi di euro, in crescita (+0,5%)  rispetto a fine 2021 (era pari a 47,4 miliardi). Gli investimenti correlati alla missione-Mri si attestano complessivamente a 4.639 milioni di euro, rappresentando il 10% del  totale attivo e il 12% del patrimonio (incidenze che restano pressoché invariate rispetto al  2020). Lo Sviluppo locale resta il settore in cui le Fondazioni canalizzano la maggior parte  delle risorse, incidendo per l’84% sul totale degli investimenti.

L’impatto di pandemia, guerra e inflazione

La redditività lorda del patrimonio delle Fondazioni per il 2022 si attesta al 3,5%, rispetto  al 5,7% del 2021. Se si considera l’andamento della redditività del patrimonio e delle sue componenti principali su un orizzonte temporale di lungo periodo (2000-2022), appare evidente l’impatto delle  varie crisi finanziarie che si sono succedute (dovute a pandemia, guerra, crisi energetica e inflazione) e come finora le Fondazioni siano riuscite a farvi  fronte.

La redditività lorda media ponderata del patrimonio in questo arco temporale è stata pari al 4,8% medio annuo, che risulta particolarmente significativa, soprattutto se la si confronta con altri indicatori di riferimento nazionali e globali.

Le erogazioni

L’attività erogativa nel 2022 è stata pari a 962,2 milioni di euro, in aumento del 5,3%  rispetto all’anno precedente. Il numero delle iniziative finanziate nel 2022 è stato 21.301 (18.861 nel 2021), con un importo medio di 45.171 euro (48.459 euro nel 2021).  Inoltre, in linea con gli esercizi precedenti, le erogazioni annuali risultano nettamente prevalenti (90,2%) rispetto a quelle pluriennali (9,8%).  

Entrando nel dettaglio le erogazioni annuali di importo superiore a 500mila euro si confermano al primo posto, con il  43,1% del totale, quelle tra 100 e 500mila sono il 26,1%, quelle tra 5 e 100mila sono il 29,8%, infine, quelle fino a 5mila euro costituiscono appena l’1% del totale erogato. Quest’ultimo dato – sottolinea la nota – evidenzia l’attenzione delle Fondazioni anche alle piccole iniziative del Terzo settore, che sono comunque in grado di concorrere in modo non  trascurabile all’animazione e al benessere delle comunità di riferimento. Per quanto riguarda le organizzazioni beneficiarie dei contributi: l’81,3% delle risorse erogate sono destinate a soggetti privati senza scopo di lucro, il 18,7% vanno a soggetti pubblici.

I settori di intervento

Anche per il 2022 si confermano nella distribuzione delle erogazioni i sette settori da sempre prioritari. Esaminando più dettagliatamente gli  importi deliberati in ciascuno, Arte, Attività e Beni culturali assorbe la quota più alta  delle risorse, 246,9 milioni di euro (il 25,7% delle erogazioni totali).

Seguono: Volontariato,  Filantropia e Beneficenza, a cui sono stati destinati 135,3 milioni di euro (14,1% del totale); Ricerca e Sviluppo con un importo di 123,4 milioni di euro (12,8%); Educazione,  Istruzione e Formazione a cui vanno 106 milioni (11%). CI sono poi: Sviluppo locale con 92,7 milioni  di euro (9,6%); Assistenza sociale con 75,2 milioni di euro (7,8%); Salute pubblica con  37,2 milioni di euro (il 3,9% del totale). I restanti settori, che insieme rappresentano il 4,7%  sul totale degli importi erogati, ricevono complessivamente 45,6 milioni di euro. 

Rapporto 2022 Fondazioni Bancarie

Contrasto alla povertà educativa

Una riflessione differenziata viene fatta per quanto riguarda il Fondo per il contrasto della povertà educativa  minorile, che pesa l’8,8% sul totale delle erogazioni e che è una linea di intervento “intersettoriale”, che incide su diversi  settori. Al 2022, dopo sette anni di attività, il Fondo, tramite l’impresa sociale Con i Bambini, soggetto partecipato al 100% da Fondazione Con il Sud, assegnando contributi per circa 387 milioni di euro, ha sostenuto 616 iniziative. Sono state coinvolte oltre 8.7000 tra organizzazioni pubbliche e private, raggiungendo più di  500mila minori svantaggiati in tutto il Paese. 

Il peso del welfare

Dunque, nel 2022 il welfare – che raccoglie i settori Volontariato, Assistenza sociale e Salute  pubblica – ha ricevuto in totale 247,7 milioni di euro; risorse queste a cui vanno sommati 84,6 milioni di euro specificatamente indirizzati nel 2022 da 67 Fondazioni associate ad Acri al  Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. La quota complessiva per il welfare tocca così i 332,3 milioni: oltre il 34% del totale erogazioni.

La rivista dell’innovazione sociale

Abbònati a VITA per leggere il magazine e accedere a contenuti e funzionalità esclusive


Il Fondo Repubblica Digitale

Nel corso del 2022 è diventato operativo il Fondo per la Repubblica Digitale, destinato a selezionare e finanziare progetti innovativi in grado di intercettare i bisogni di competenze digitali e di creare un concreto miglioramento delle condizioni lavorative delle persone coinvolte. Il Fondo, il cui sviluppo interesserà il quinquennio 2022-2026, dovrebbe  raccogliere risorse pari a circa 350 milioni di euro da parte delle Fondazioni di origine  bancarie, assistite da un apposito credito d’imposta.

Lo scorso anno l’omonima impresa sociale, interamente partecipata da Acri, ha pubblicato i primi due bandi destinati a Neet e giovani donne, selezionando 23 progetti, per i quali sono stati stanziati complessivamente 13 milioni di euro.

Infografiche di Matteo Riva.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.