Non profit
Fondazioni: “E ora dialoghiamo”
Anticipazione dell'esclusiva di VITA magazine in edicola. Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri e della Fondazione Cariplo commenta la decisione della Consulta
Dopo essersi battuto come un leone per venti mesi contro una riforma ritenuta profondamente ingiusta, dopo aver ribattuto colpo su colpo, a suon di azioni legali, ai tentativi del governo di 3politicizzare2 le fondazioni di origine bancarie, da Giuseppe Guzzetti, presidente dell1Acri e della Fondazione Cariplo (nella foto), ci si aspetterebbe di sentire proclami trionfalistici a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale che gli ha dato ragione su tutti i fronti. E invece?
Invece i toni sono pacati, dalle sue parole non trapela affatto nessuna prosopopea. Anzi, accoglie volentieri l1invito di Vita a commentare questa storica decisione della Consulta, innanzitutto per lanciare alle istituzioni un messaggio di distensione e l1invito a sviluppare insieme un dialogo costruttivo. E poi, per esprimere riconoscenza al non profit. “Le iniziative assunte dalle varie realtà del Terzo settore subito dopo il varo della Riforma Tremonti”, esordisce Guzzetti, “hanno sin dall1inizio colto nel segno. Le prese di posizione a nostro favore del Forum del Terzo settore, del Summit della Solidarietà, della Compagnia delle Opere e di altre organizzazioni senza fine di lucro sono state un sostegno indispensabile per portare avanti con determinazione la nostra azione volta a ribadire quanto già stabiliva la Legge Ciampi, e cioè la natura privata e la collocazione nel non profit delle fondazioni di origine bancaria”.
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