Non profit

Fondazioni crescono

Dalle 3.008 censite dall'Istat nel 2001 sono salite in Italia nel 2005 ad almeno 4.000, con circa 73.000 occupati e 84.000 volontari e una patrimonializzazione complessiva stimata nel 2003 in circa 4

di Redazione

Un mondo sempre piu’ vasto che vede aumentare il suo ruolo sociale ma anche il bisogno di chiarezza. E’ quello delle fondazioni che dalle 3.008 censite dall’Istat nel 2001 sarebbero salite in Italia nel 2005 ad almeno 4.000, di cui 88 bancarie, con circa 73.000 occupati e 84.000 volontari e una patrimonializzazione complessiva stimata nel 2003 in circa 45,5 miliardi di euro. Queste, in attesa dei nuovi dati ufficiali dell’Istituto di statistica, le stime elaborate, con il contributo della Compagnia di San Paolo, dal Centro di documentazione sulle fondazioni e dalla Fondazione Giovanni Agnelli che ha organizzato oggi a Torino un incontro per discutere di questo mondo insieme ai rappresentanti dell’Istituto per la ricerca sociale di Milano. L’analisi del panorama italiano ha rilevato come nel nostro paese le fondazioni svolgano un ruolo complementare rispetto al settore pubblico, con una forte specializzazione nell’ambito della conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale a cui destinano circa il 60% delle loro risorse, e si propongano come attori capaci di stimolare l’innovazione. Fra i bisogni emersi c’e’, invece, la necessita’ di una maggiora trasparenza e diffusione di strumenti di selezione dei progetti e di una piu’ accurata valutazione dei risultati raggiunti, oltre che di una piu’ attenta capacita’ di comunicazione e confronto tra le stesse fondazioni. “Oggi -ha osservato il direttore della fondazione Agnelli, Marco Demarie- il panorama italiano delle fondazioni si costella di enti che condividono questa denominazione ma hanno origini e ragioni di essere diverse. Cio’ accresce il bisogno di chiarezza, non solo attraverso un significativo svecchiamento della normativa ma anche attraverso una qualche forma di collegamento, una federazione, tra le fondazioni che si sentono affini”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.