Non profit

Fondazioni: appello di Guzzetti, non minatene l’autonomia

Dice: "Si rischia di provocare guasti che le fondazioni, ma soprattutto la comunita', rischiano di pagare per molti anni."

di Redazione

“Soprattutto per i problemi di carattere erogativo, occorre non mortificare l’autonomia delle diverse fondazioni, in rapporto alla specificita’ che ogni fondazione ha rispetto al proprio territorio e alla propria comunita’”. Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, interpellato a margine del convegno “Conoscere il non profit”, non entra nel merito dei contenuti del decreto attuativo sulla riforma delle Fondazioni – presentato nei giorni scorsi al Consiglio di Stato – ma indica alcune esigenze precise. “Il testo pubblicato dai giornali – spiega Guzzetti – non e’ un documento ufficiale, e dobbiamo aspettare quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per commentare.” Sulle linee generali della riforma, pero’, sottolinea un rischio, derivante dall’obbligo di individuare tre settori di intervento: “intanto – sostiene il presidente della maggiore fondazione bancaria – rischiamo di escludere alcuni settori che potremmo, data la capacita’ erogativa, sostenere. E si rischia anche di far perdere alle fondazioni la propria originalita’. In Italia abbiamo 89 fondazioni, con una tipologia molto variegata. Credo che il problema da seguire con piu’ attenzione sia proprio quello della capacita’ erogativa, perche’ si rischia di provocare guasti che le fondazioni, ma soprattutto la comunita’, rischiano di pagare per molti anni.”

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