Non profit

Fondazioni: Acri soddisfatta, ma il governo precisa

L'esecutivo quindi «procede sulla via segnata»

di Gabriella Meroni

Soddisfazione per l’invio alla Corte Costituzionale degli atti del ricorso contro l’atto di indirizzo Visco sulle fondazioni bancarie da parte del Tar Lazio. La esprime l’Acri, associazione tra le casse di risparmio italiane, in una nota. In particolare l’Acri e’ soddisfatta per ”il riconoscimento della natura giuridica privata delle fondazioni di origine bancaria”, da cui deriva la ”piena autonomia statutaria e gestionale”.

L’autonomia quindi, secondo quanto -riporta l’Acri- ha ribadito il giudice, ”non puo’ essere compromessa dall’Autorita’ di vigilanza”; ne’ l’autorita’ amministrativa puo’ ”introdurre, con proprio atto, prescrizioni comunque vincolanti per soggetti operanti su un piano dichiaratamente privatistico”.

Intanto, il governo ha precisato che l’ordinanza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di incostituzionalita’ presentato dall’Acri e da una quarantina di fondazioni bancarie sull’atto di indirizzo Visco ”non dovrebbe avere alcuna influenza sull’articolo 11 della Finanziaria”. Lo sottolineano ambienti del Tesoro, in risposta ai dubbi avanzati dal vice presidente dell’Acri, Alberto Carmi. ”Anche una sommaria lettura dell’ordinanza – sottolineano gli stessi ambienti – dimostra che il ‘dispositivo’ non si estende all’emendamento sulle fondazioni bancarie”. L’Esecutivo dunque ”procede sulla via segnata. Valutera’ l’atteggiamento da tenere di fronte dalla Corte Costituzionale relativamente ai rilievi mossi dal Tar sulla legge di un precedente governo”.

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