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Fondazioni d’impresa, a che punto siamo?
Una giornata sulle fondazioni corporate, l'Italian Corporate Philanthropy di Assifero, ha permesso di rifocalizzare un fenomeno in crescita. Parlano il ricercatore Giampiero Giacomel, direttore dell'Istituto italiano di filantropia, Mariateresa Parmigiani, direttore di Fondazione Unipolis e Carola Carazzone, segretario generale dell'Associazione fondazioni ed enti filantropici che organizzava l'evento. Ascolta un nuovo episodio de "I podcast di ProdurreBene"
Negli anni ’90 del secolo scorso le fondazioni di impresa erano davvero un fenomeno di alcuni pochi imprenditori, spesso più legate alle famiglie, alle dinastie industriali, alla vecchia, sana abitudine alla beneficenza di alcuni capitani di industria iilluminati, cui gli eredi tenevano fede nel tempo.
Negli anni 2000, specialmente negli anni 10 del nuovo secolo, si è messo in moto, anche nel nostro Paese, il fenomeno dell’impresa che pianifica e costruisce la fondazione filantropica, spesso mettendo a fattore comune, con maggior raziocinio, le iniziative in campo solidaristico o verso la sostenibilità.
La crescita della filantropia corporate
È bastato un niente e Assifero, l’associazione delle fondazioni e degli enti filantropici. si è ritrovata a censirne 200. Anche VITA ha dato nel suo piccolo un contributo nel 2023, dedicato al fenomeno un numero monografico che analizzava bilanci, settori di intervento e best practice di questo crescente movimento. Un numero che potete leggere QUI, con i pareri degli esperti, una franca conversazione fra i vertici di numerose realtà sui temi distintivi dell’azione filantropica, alcuni dialoghi con filantropi di grande livello come Paolo Moreiro di Fondazione Peppino Vismara, Vincenzo Manes di Fondazione Dynamo, Marcella Drago e Chiara Boroli di Fondazione De Agostini e Diana Bracco e Alessandro Garrone delle omonime fondazioni.
Il camp bolognese
Un tema su cui la stessa Assifero continua a lavorare, associando diverse realtà corporate essa stessa. E proprio ieri, a Bologna, l’associazione presieduta da Stefania Mancini, e che vede Carola Carazzone nel ruolo di segretario generale, ha proposto a Bologna, l’Italian Corporate Philanthropy Camp, un momento di lavoro e di consapevolezza “per” e “sulle” fondazioni di impresa.
Un evento ospitato nel cuore di due fondazioni corporate che incarnano, in qualche modo, due diversi modi di fare filantropia di impresa: al mattino infatti i lavori si svolgevano alla Fondazione Golinelli, voluta dal cavalier Marino Golinelli, già alla fine degli anni ’80, con una grande donazione che dà ancora oggi frutti nell’educazione, nell’innovazione e nella cultura, e nel pomeriggio nella torre Unipol, accolti da Fondazione Unipolis, nata da un grande gruppo assicurativo e bancario di origine cooperativa, oggi UnipolSai.
Il podcast di ProdurreBene
VITA c’era, con chi scrive, che ha intervistato uno dei relatori, Giampiero Giacomel, ricercatore e presidente dell’Istituto Filantropico Italiano (nonché direttore di un nuovo master in filantropia della Cattolica), Maria Teresa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis, e la già citata Carazzone, segreterio generale di Assifero.
Gli altri relatori della giornata sono stati Alessia Gianoncelli, director of Knowledge and programs di Impact Europe, Claudio Nader, fondatore dell’Osservatorio Maschile, Giulia Minoli, presidente di Fondazione “Una Nessuna Centomila”.
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La filantropia è uno degli argomenti trattati settimanalmente da ProdurreBene per le abbonate e gli abbonati di VITA e dedicata anche sostenibilità, agli Esg, alla responsabilità di impresa, all’impatto e alle ragioni di una economia più giusta.
Nella foto di apertura, l’intervento di Giampiero Giacomel, Istituto italiano di filantropia, .
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