Filantropia
Fondazione Crt, 72 milioni per i territori e nuovi consiglieri
Approvato il consuntivo con un avanzo di esercizio di 244,5 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al 2023. Con le erogazioni resi possibili oltre 1.300 interventi in campo culturale, sociale, di ricerca in Piemonte e Valle d’Aosta. La presidente Poggi: «Orgogliosi di approvare un bilancio che ci consente di avviare un piano di interventi strategici ancora più ampio, in un momento cruciale per il futuro delle nostre comunità»

Il consiglio di indirizzo della Fondazione Crt, riunitosi oggi sotto la presidenza di Anna Maria Poggi, ha approvato il bilancio consuntivo 2024, predisposto dal consiglio di amministrazione e accompagnato dal parere favorevole del collegio sindacale e della Società di Revisione.
«Grazie a una gestione attenta ed efficace», si legge in una nota diramata da Torino, «il bilancio 2024 della Fondazione si colloca tra i migliori degli ultimi quindici anni, con una crescita significativa di tutti i principali indicatori economici».
Nel corso della seduta, il consiglio di indirizzo ha inoltre ufficializzato la nomina dei sei nuovi componenti del consiglio di amministrazione: Claudio Albanese, Paola Casagrande, Roberta Ceretto, Enzo Pompilio D’Alicandro, Luca Settineri e Luisa Vuillermoz.
Numeri da record
Il consuntivo segna un avanzo di esercizio di 244,5 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al 2023 (+102,9%). Il patrimonio netto della Fondazione raggiunge i 2,69 miliardi di euro (+7,5% rispetto al 2023), mentre la posizione finanziaria netta si attesta a 708,4 milioni di euro. A garanzia della continuità degli interventi sul territorio, il fondo di stabilizzazione delle erogazioni è stato ulteriormente rafforzato, raggiungendo 187,3 milioni di euro (+11% rispetto al 2023).
Nel 2024 la Fondazione Crt ha destinato 79,4 milioni di euro a progetti e iniziative in Piemonte e Valle d’Aosta, consolidando il proprio ruolo di motore per lo sviluppo sociale e culturale del territorio.
L’ottimo risultato della gestione 2024 rafforza ulteriormente la solidità e l’operato della Fondazione Crt, permettendo di mettere a disposizione 134 milioni di euro per l’attività del 2025, con interventi concreti e mirati per il futuro della comunità.

«La Fondazione Crt continua a crescere grazie a una gestione responsabile degli investimenti, sempre orientata al sostegno del territorio e delle persone», ha detto la presidente della Fondazione, Anna Maria Poggi. «È motivo di orgoglio approvare un bilancio che ci consente di avviare un piano di interventi strategici ancora più ampio, in un momento cruciale per il futuro delle nostre comunità», ha aggiunto, sottolineando come «la Fondazione abbia costruito una struttura solida e processi che oggi rappresentano uno standard di riferimento. Un percorso che ha visto il coinvolgimento del precedente consiglio di amministrazione accompagnare una fase significativa della vita dell’ente. Con questa consapevolezza, e con un costante impegno verso il miglioramento e la valorizzazione delle risorse, proseguiremo nel corso dell’anno gli obiettivi avviati, sostenuti dal nuovo consiglio di amministrazione, che rappresenta un ulteriore passo nel processo di crescita della Fondazione, espressione di un processo condiviso e con profili di alta competenza e qualità».
Performance finanziaria in crescita e gestione efficiente
«L’attività finanziaria condotta nel 2024», prosegue la nota, «caratterizzata da una gestione del patrimonio prevalentemente interna, ha consentito di raggiungere risultati positivi, considerevolmente superiori a quelli già significativi realizzati nei precedenti esercizi».
In particolare, si evidenzia che il totale proventi ordinari ha raggiunto il livello più alto da oltre quindici anni arrivando a 310,3 milioni di euro (+86,3% rispetto ai 166,6 milioni nel 2023), grazie «all’importante incremento del flusso cedolare riveniente dalle principali partecipate (in modo particolare da UniCredit) e al risultato di negoziazione conseguito nell’ambito della gestione diretta di portafoglio».
In dettaglio, i dividendi incassati sono cresciuti del 58,2% rispetto al 2023, passando da 138,9 milioni di euro a 219,7 milioni di euro. Inoltre, il contributo del flusso cedolare garantito dal portafoglio obbligazionario, ha consentito un incremento dei proventi da interessi (+38,1%), che sono arrivati a 13,5 milioni di euro (erano 9,8 milioni nel precedente esercizio).
Attività di negoziazione: risultati quasi quintuplicati (ma conta la quota Banco Bpm)
Il risultato dell’attività di negoziazione è balzato da 17,5 milioni di euro del 2023 a 74,5 milioni di euro per effetto, oltre che dell’attività di valorizzazione, protezione e trading che caratterizza la gestione diretta, della presa di beneficio sulla partecipazione detenuta in Banco Bpm.
Anche l’impegno assicurato nel contenimento dei costi operativi e la grande attenzione prestata ai benefici fiscali fruibili ha fornito un rilevante contributo alla realizzazione del notevole risultato registrato nel 2024.
«È un privilegio far parte di una struttura che opera con grande coesione e impegno, capace di trasformare una solida gestione finanziaria in un impatto tangibile sul territorio», ha dichiarato il segretario generale della Fondazione, Patrizia Polliotto. «La Fondazione Crt», ha sottolineato Polliotto , «è una realtà che non si è mai fermata, sempre in ascolto del territorio e delle sue trasformazioni, pronta a intercettare bisogni emergenti e a offrire risposte tempestive, efficaci e inclusive. Questa capacità di adattamento, unita a una visione strategica e a un’azione concreta, ci rende particolarmente orgogliosi del lavoro svolto e ci dà ulteriore slancio nel proseguire il nostro impegno».

L’impegno per il territorio
Nel 2024, Fondazione Crt ha confermato il proprio impegno a sostegno al territorio, destinando 72 milioni di euro a progetti e iniziative in Piemonte e Valle d’Aosta (cui si aggiungono 7 milioni di euro al Fondo unico nazionale per il volontariato e 0,5 milioni di euro al Fondo Acri). Le erogazioni hanno reso possibili oltre 1.300 interventi, rispondendo in maniera articolata alle esigenze emergenti dalle comunità locali. «L’attività erogativa», ricordano da Torino, «ha riguardato settori chiave per lo sviluppo del territorio, tra cui la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e culturale, con interventi mirati alla conservazione e al restauro; sostegno al welfare e alle politiche di inclusione sociale, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione; progetti educativi e di formazione con iniziative di contrasto alla povertà educativa; interventi a favore della ricerca e dell’innovazione tecnologica; sviluppo sostenibile e tutela ambientale, con iniziative per la protezione delle risorse naturali e il contrasto ai cambiamenti climatici; supporto alle istituzioni pubbliche e agli enti del terzo settore, attraverso contributi dedicati e programmi di cofinanziamento».
Nella foto di apertura, di Giordan Ambrico per LaPresse, un’immagine di Talent Garden, storico programma di Fondazione Crt a favore dell’imprenditoria giovanile.
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