Economia

Fondazione CRT, 62 milioni per ricerca, welfare e innovazione nel 2021

Il Consiglio di indirizzo ha dato il via libera per un bilancio che è tra i migliori dell’ultimo quinquennio, con un avanzo di esercizio pari a 89,2 milioni di euro. Nel 2021, anno del proprio trentennale, la Fondazione ha messo complessivamente a disposizione del territorio enormi risorse per la formazione del capitale umano, l’arte, la cultura, l’ambiente, la salute, il sistema di protezione civile e del 118«Questo eccellente bilancio della Fondazione CRT, sempre più orientato a una sostenibilità economico-finanziaria a lungo termine, è il presupposto per continuare a sostenere la crescita e lo sviluppo del territorio di fronte alle grandi sfide che il Paese dovrà affrontare nei prossimi mesi», è il commento del presidente della Fondazione, Giovanni Quaglia, e del segretario generale Massimo Lapucci. «Una responsabilità che la Fondazione esercita anche tramite i propri bracci operativi in una logica di Gruppo».

di Redazione

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione CRT, guidata da Giovanni Quaglia, ha approvato in via definitiva e all’unanimità il bilancio 2021, tra i migliori dell’ultimo quinquennio: avanzo di esercizio a 89,2 milioni di euro (+61,2% rispetto al 2020), patrimonio netto superiore a 2,3 miliardi, solida posizione finanziaria netta pari a 328 milioni, fondo di stabilizzazione delle erogazioni salito a 158,3 milioni di euro.

Nel 2021, anno del proprio trentennale, la Fondazione CRT ha messo complessivamente a disposizione del territorio oltre 62 milioni di euro, tra tradizionali modalità di intervento per la ricerca, la formazione del capitale umano, l’innovazione, l’arte e la cultura, l’ambiente, il welfare, la salute, il sistema di protezione civile e del 118, e ulteriori iniziative “social impact investments” o “mission related investments” orientate allo sviluppo in ottica Paese.

«Questo eccellente bilancio della Fondazione CRT, sempre più orientato a una sostenibilità economico-finanziaria a lungo termine, è il presupposto per continuare a sostenere la crescita e lo sviluppo del territorio di fronte alle grandi sfide che il Paese dovrà affrontare nei prossimi mesi», è il commento del presidente della Fondazione, Giovanni Quaglia, e del segretario generale Massimo Lapucci. «Una responsabilità che la Fondazione esercita anche tramite i propri bracci operativi in una logica di Gruppo».

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