Policy

Fondazione Con il Sud presenta il piano triennale: priorità alla lotta contro lo spopolamento

"Visioni con il Sud: l’orizzonte da costruire insieme" è il titolo del documento programmatico. Per il presidente Stefano Consiglio «spopolamento, denatalità e divario di cittadinanza sono sfide molto impegnative che si devono affrontare con il privato sociale e la filantropia, il Terzo settore, gli enti locali e il mondo imprenditoriale»

di Gabriella Debora Giorgione

«Considerare la deriva demografica come un destino già segnato è inaccettabile. Chi parla di “processi irreversibili” offre ai policy maker l’alibi per continuare a non fare nulla su questo fronte. Dobbiamo avere il coraggio di affermare che “irreversibile” è una brutta parola. Lavorare per la rigenerazione demografica non è uno sforzo vano o un esercizio utopistico. Al Sud ci sono tantissimi giovani, donne e uomini che vogliono restare nei luoghi di origine o vi vorrebbero tornare se ci fossero le condizioni e le opportunità di lavoro dignitose coerenti con il proprio percorso di studi e le proprie aspirazioni di crescita personale, e mettere radici, fare figli. Moltissime persone al mondo sono alla ricerca di luoghi accoglienti per fare nuove esperienze, soprattutto in una dimensione tipicamente comunitaria». A dirlo è Stefano Consiglio, presidente della Fondazione Con il Sud che il 6 marzo ha presentato, al cinema Barberini di Roma, il proprio documento programmatico triennale dal nome di respiro ambizioso: “Visioni con il sud: l’orizzonte da costruire insieme”. Due ore e mezzo in cui tra video, interventi, dibattito, dati e indagini di Demopolis il focus è stato tenuto fisso e diretto sulla parola “futuro”, che già da sola vale tutto il documento programmatico, perché guarda oltre il drop-out che vivono le aree interne e marginali.
Perché, diciamocela tutta, è ora di cambiare il senso dello storytelling “stiamo scomparendo”, depressivo che ha contraddistinto gli ultimi dieci anni.

Un momento dell’intervento di Vanessa Pallucchi all’evento di Fondazione “Con il Sud”

Sono intervenuti Giovanni Azzone, presidente di Acri; Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo settore; Gateano Manfredi, presidente di Anci; Natale Mazzuca, vicepresidente Confindustria per le Politiche strategiche per lo sviluppo del Mezzogiorno; Stefania Mancini presidente di Assifero; don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana; Pietro Vento, direttore dell’istituto Demopolis; il direttore generale della Fondazione Con il Sud Marco Imperiale. Ha presentato l’evento Luna Esposito di Will Media.

Il piano triennale

Obiettivo strategico prioritario per il prossimo triennio quello di ridare slancio ai processi di rigenerazione del Sud Italia, provando a contrastare il fenomeno dello spopolamento insieme a tutti gli attori che ne condividono l’impegno per lo sviluppo sociale ed economico del Sud.
Il documento programmatico delle attività 2025-2027 della Fondazione Con il Sud è frutto di un percorso di ascolto e dialogo avviato un anno fa e che ha coinvolto le fondazioni di origine bancaria, il Forum Terzo Settore e le organizzazioni del terzo settore meridionale, i Csv-centri servizio per il volontariato, i partner istituzionali privati, lo staff, esperti e accademici impegnati sulle principali tematiche legate allo sviluppo del Sud.

Sono passati 18 anni dalla nascita della Fondazione e in quest’arco temporale, «il paesaggio sociale del Sud Italia è profondamente cambiato», si sottolinea nel documento.
In questi anni il Sud ha perso quasi un milione di residenti, scendendo sotto la soglia dei 20 milioni di abitanti, ha sofferto e continua a soffrire per un incessante processo di spopolamento, soprattutto delle aree interne. Rispetto al 2006 rimangono ampie le distanze fra il Sud e il resto del Paese in termini di disoccupazione giovanile e di tasso di occupazione delle donne. Una fragilità strutturale che naturalmente si rispecchia nelle diseguaglianze di carattere sociale: dalla rarefazione dei servizi pubblici essenziali – ospedali, scuole, trasporti – alla diffusione della povertà, la cui incidenza sulle famiglie è due volte sopra la media nazionale e tripla rispetto al confronto con il centro-nord.

Una delle infografiche della ricerca di “Demopolis” presentata durante l’evento di “Con il Sud”

«Irreversibile è una parola che non fa parte del nostro vocabolario: noi lavoreremo in questi tre anni ad un piano di “rigenerazione demografica”», ha detto Consiglio presentando i quattro pilastri della programmazione: iniziative per favorire l’inversione di tendenza del tasso di natalità; dare possibilità di rimanere a chi vuole restare; creare occasioni per ritornare per chi è andato via; favorire l’accoglienza delle persone alla ricerca di nuove occasioni ed esperienze. Siamo convinti che la Fondazione possa sperimentare nuovi prototipi di intervento che arrivano dai territori che sono un “laboratorio a cielo aperto”, rafforzando la collaborazione con il privato sociale, l’università, il Terzo settore, la filantropia, gli enti locali. “Insieme” è l’altra parola sulla quale insisteremo parecchio», ha concluso.
Il documento programmatico descrive, in 65 pagine, tutto il dettaglio delle attività che la Fondazione metterà in piedi: 13 ambiti tematici, gli strumenti operativi, le modalità erogative, le partecipate, la comunicazione, le risorse e le policy.
«L’approccio operativo della Fondazione Con il Sud sarà di tipo olistico per restituire una visione di insieme dei vari interventi. Con circa 60 milioni di euro nel triennio, stanziati dalle fondazioni di origine bancaria, saranno avviati bandi e iniziative per la valorizzazione dei beni storico-artistici, dei beni ambientali, dei beni confiscati alle mafie, per il sostegno alle attività socio-sanitarie, per la promozione dell’inclusione sociale delle persone con maggiori vulnerabilità, per promuovere il volontariato, per incoraggiare l’accoglienza e la permanenza di studenti stranieri in territori con alti tassi di spopolamento e significativi cali di iscrizioni alle università di riferimento, per l’avvio di progetti di sviluppo locale, per la formazione dei quadri de terzo settore, per raccontare il Sud e il sociale attraverso il linguaggio cinematografico. Grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impresa sociale Con i Bambini, totalmente partecipata e coordinata dalla Fondazione, proseguirà nella promozione e rafforzamento delle comunità educanti e di alleanze tra agenzie pubbliche ed enti privati», ha sottolineato Marco Imperiale.

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente di Anci

L’indagine Demopolis

L’istituto Demopolis ha lavorato su un campione di 4mila intervistati: popolazione italiana maggiorenne con alcuni target speciali, ovvero Cittadini residenti nel Mezzogiorno, rappresentanti delle istituzioni pubbliche ed Enti del Terzo settore.
Il 60% degli italiani ritiene lo spopolamento una priorità assoluta. Al Sud lo pensano quasi sette cittadini su dieci. Per il 70% dell’opinione pubblica il fenomeno deve essere affrontato dal governo e dalla politica insieme alla società civile. e se guardiamo agli abitanti del sud la percentuale sale al 70%. Otto italiani su dieci ritengono che il ritardo economico e sociale del Sud blocca la crescita complessiva del Paese.
Per l’83% degli italiani il divario fra chi risiede nel Centro-Nord e chi al Sud è oggi un divario di cittadinanza (al Sud lo pensa il 92% dei cittadini). Le prestazioni sui territori, in un’ipotetica pagella scolastica, vengono promosse dal 67% dei cittadini al Nord, 54% al Centro, solo dal 40% al Sud.
Il 75% degli intervistati ritiene che bisogna prima affrontare i problemi sociali di un territorio per favorire lo sviluppo economico.
Per il 65% degli italiani lo sviluppo dei territori deve essere pianificato dallo Stato, con il coinvolgimento di imprese e cittadini anche in forma organizzata, per assumere scelte condivise. Il 64% degli italiani ritiene che la collaborazione fra il pubblico e il Terzo settore migliora la gestione dei beni o lo sviluppo dei territori.
Mentre nell’ultimo biennio il Pil del Sud è cresciuto più delle regioni del centro Nord, la qualità della vita non è conseguentemente migliorata, e nette restano oggi le differenze territoriali, ad esempio nella soddisfazione per i servizi pubblici. In un’ideale pagella scolastica, le prestazioni sui territori vengono oggi promosse dal 67% dei cittadini residenti a Nord, dal 54% fra quanti vivono nel Centro Italia e solo dal 40% nel Sud e nelle Isole. Anche per questioni di qualità della vita, dunque, il Sud teme lo spopolamento molto più del resto del Paese.

La sala del cinema Barberini di Roma che ha ospitato l’evento

Il Terzo settore

Nel documento triennale della Fondazione Con il Sud si sottolinea come aspetto positivo di cui tener conto il percorso di rafforzamento del Terzo settore con la capacità di restituire un senso all’abitare il Sud. Dalla riappropriazione di spazi sottratti alle comunità (patrimonio culturale e terreni abbandonati, beni confiscati alle mafie, beni ambientali) alle battaglie per i diritti di cittadinanza, interpretando in modo efficace esigenze e disagi”. Tant’è che nell’indagine Demopolis emerge che il 61% dei cittadini riconosce l’importanza dell’azione delle organizzazioni non profit per favorire la coesione sociale e lo sviluppo dei territori nel nostro Paese, percentuale che sale al 70% tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche.
Nella percezione dell’opinione pubblica, inoltre, la collaborazione fra il pubblico e il Terzo Settore migliora la gestione dei beni o lo sviluppo dei territori: ci conta il 64% degli italiani.
Emblematici i valori riconosciuti dalla pubblica amministrazione all’operatività del Terzo settore. Per i rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche gli enti non profit possono rappresentare un modello per la capacità di ascolto e risposta ai bisogni sociali emergenti (59%), per le buone pratiche di gestione (45%) e per la capacità di trasformazione e cambiamento sociale (41%). Per il 28%, al Terzo settore vanno riconosciuti sistemi innovativi esportabili anche nel welfare pubblico ed un quinto individua eccellenze nello sviluppo dei territori.

Un’altra infografica dell’indagine Demopolis

In termini prospettici, nelle aspettative degli intervistati bisognerebbe stimolare la collaborazione fra comparto pubblico e privato sociale (64%), valorizzare le buone pratiche emerse nei progetti (58%), ma anche sostenere la dimensione imprenditoriale del non-profit e stimolare la collaborazione fra mondo di impresa e Terzo settore.

I dati della Fondazione Con il Sud

La Fondazione finora ha sostenuto oltre 1.800 iniziative, tra cui la nascita delle prime 7 fondazioni di comunità meridionali (nel Centro storico e nel Rione Sanità a Napoli, a Salerno, a Benevento, a Messina, nel Val di Noto, ad Agrigento e Trapani), coinvolgendo più di 7mila organizzazioni diverse, tra non profit, enti pubblici e privati, erogando complessivamente 300milioni di euro e coinvolgendo: 426 istituti scolastici e 250.000 minorenni in percorsi educativi di varia tipologia; 400 amministrazioni comunali, 5 regioni con diversi dipartimenti e assessorati, 22 amministrazioni provinciali; 34 enti universitari o centri di ricerca, con differenti dipartimenti, 21 ricercatori di eccellenza e circa 10mila laureati e post laureati. Valorizzati e tutelati 40 beni di pregio storico-artistico; 14 beni da destinare alla pratica sportiva; 57 aree protette per attività di impatto ambientale; 98 beni confiscati. Sono stati, inoltre riqualificati 100 ettari di terreno incolto o abbandonato attraverso la rimessa in coltura o a pascolo; attivati o potenziati 13 centri residenziali per donne vittime di violenza; coinvolti 24 istituti di pena per minori o adulti; realizzati 17 centri per la riduzione o il riutilizzo dei rifiuti; attivati 21 centri diurni e 12 strutture residenziali per anziani e disabili; attivati 7 alloggi e 32 posti letto per accoglienza abitativa di persone in difficoltà; coinvolti in attività sociali 28.000 cittadini stranieri; realizzati circa 4.500 nuovi inserimenti occupazionali; raccolti 24 milioni di euro da enti cofinanziatori terzi per sostenere iniziative nel Mezzogiorno. E ancora, sono 60mila i volontari attivati; 244 le nuove organizzazioni costituite; sette le Fondazioni di comunità costituite; 15 le edizioni del programma di formazione quadri del Terzo settore sostenute.

foto: Ufficio stampa Fondazione “Con il Sud”

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