Formazione

Fondazione Cariplo punta sui migliori cervelli

Presentato il bando che consentirà di attrarre in Lombardia almeno 10 ricercatori nei prossimi 12/18 mesi, con un budget di 2 milioni di Euro per un contributo massimo per ogni reclutamento/potenziamento di 200.000 euro

di Redazione

Secondo quanto emerge dai recenti dati pubblicati dal Consiglio Europeo della Ricerca (European Research Council1) l’Italia è un paese poco attrattivo per la ricerca. Delle 287 borse assegnate nel 2013 da ERC a giovani ricercatori, 17 sono state assegnate a ricercatori di origine italiana, ma solo 8 progetti indicano un centro di ricerca italiano quale ente ospitante. Il nostro Paese è decimo nella classifica superato fra gli altri da Belgio (12), Spagna (14), Olanda (26), Francia (30), Israele (32), Germania (46) e Inghilterra (60). Entrando nel dettaglio del dato emerge un ulteriore elemento di allarme: 10 dei 17 vincitori di uno “starting grant”2 scelgono un ente europeo quale sede di lavoro per condurre la propria ricerca, mentre un solo giovane ricercatore straniero decide di spostarsi in Italia per realizzare il suo progetto.
 
Una situazione analoga emerge analizzando ciò che accade fra i ricercatori con un grado maggiore di anzianità. In questo caso infatti a fronte di 46 borsisti ERC di origine italiana (2014) – figura questa che ci pone secondi nella classifica per nazionalità dei ricercatori – solo 20 progetti indicano un centro di ricerca italiana quale ente ospitante, mentre gli altri 26 vincitori decidono di svolgere la propria ricerca in un altro paese europeo.
Il perché questo accada non sta solo nel blasone o nella chimera che all’estero si facciano le cose in modo migliore.
 
Fondazione Cariplo dunque si affiancherà agli enti che svolgono attività di ricerca scientifica della Lombardia e delle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola che fino ad oggi non sono stati in grado di offrire ai ricercatori non solo luoghi di eccellenza dove svolgere le attività,di cui già dispongono , ma anche benefit che invece all’estero i centri competitor possono permettersi di concedere ai migliori ricercatori in Europa.

Quel che Fondazione Cariplo mette a disposizione è un sostegno su questioni concrete che oggi i centri di ricerca lombardi non sono nelle condizioni di dare. Così concrete che per i nostri ricercatori eccellenti fanno (e faranno) la differenza. Università e laboratori potranno offrire  ai giovani ricercatori – con le risorse messe a disposizione dalla Fondazione –  luoghi e infrastrutture più adatte allo svolgimento pratico delle attività,  acquisendo ad esempio ex novo attrezzature o programmi software di uso pluriennale necessari per il potenziamento del laboratorio che ospita il ricercatore, o mettendo a disposizione e a sostegno nuovo personale strutturato/non strutturato utile a migliorare l’ambiente di ricerca per la realizzazione del progetto. E ancora: materiali di consumo, per attività di ricerca curiosity driven, che permetteranno all’ente di ricerca di potenziare la propria ospitalità; spese correnti o altre spese. Per migliorare il networking con altri enti e ricercatori, o per la formazione di giovani ricercatori che lavoreranno in staff; spese di alloggio, benefit offerti al P.I. e alla sua famiglia e spese di mobilità.
 

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