Non profit

Fondazione Cariplo, per gli utenti è “emergenza giovani”

Benessere, giovani e welfare di comunità sono le tre parole di quest'anno per i beneficiari delle risorse della Fondazione. Mentre vengono presentati i nuovi bandi, una ricerca inedita svela i punti cardine della filantropia di oggi

di Daniele Biella

Oggi giovedì 30 gennaio,  e venerdì 31, sono i due gran giorni del lancio dei bandi 2014 di Fondazione Cariplo: ben 17 concorsi per un totale di 147,4 milioni di euro che l'ente filantropico distruibuirà tra gli enti del non profit che presenteranno i progetti più virtuosi (su www.fondazionecariplo.it lo streaming dell'evento).

“La presentazione dei Bandi quest’anno è diversa e totalmente rinnovata", dichiara Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione, "due giornate per ritrovare la fiducia e guardare avanti. Troveremo sicuramente più di tre parole per costruire insieme un vocabolario nuovo unendo le generazioni. Si tratta di un passaggio importante, che vede organi e struttura operativa impegnati da mesi a lavorare insieme. Lo sforzo consiste nell’indirizzare l’attività della Fondazione verso obiettivi come quello di un nuovo modello di welfare di comunità, che punta a rispondere alle emergenze generate dalle ormai scarse risorse messe a disposizione dal Pubblico; o come quello del benessere della persona (ad esempio degli anziani), per la qualità della vita e dell’ambiente; quello del sostegno ai giovani rappresenta un obiettivo trasversale, per contrastare la situazione drammatica in cui versano le nuove generazioni”.

Nello stesso tempo, Fondazione Cariplo presenta uno studio (in allegato in alto a destra) compiuto su 1077 persone, a cui ha chiesto informazioni specifiche riguardo alla propria attività e al mondo del non profit. "Qual'è, dei tre focus 2014 (benessere, giovani, welfare di comunità) il più importante?". Questa la prima domanda, che ha avuto risposta prevalente quella indicante “I giovani (educazione, formazione extra scolastica, occupazione)”. Nella seconda, "qual'è l'elemento cardine per l'attività filantropica?", gli utenti hanno risposto "trasparenza" e "strategia". Più che indicativa la teza domanda, "qual'è la condizione del Terzo settore oggi?". La risposta prevalente è più ottimistica di quello che si potrebbe pensare: "permette di creare una società solidale e sussidiaria, quale unica alternativa alla crisi dello Stato sociale". L'ultima, "cosa manca al Terzo settore per il salto di qualità?", ha prevalso la risposta "risorse", con il 51,5%, rispetto a "competenze" e "relazioni".

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