Territori

Fondazione Cariplo: + 43% di risorse nelle attività filantropiche nel 2025

Varata la programmazione per il 2025. Tra le novità più evidenti l'aumento delle risorse: 65 milioni in più rispetto all'anno precedente. Le tre sfide di mandato da qui al 2027

di Redazione

Fondazione Cariplo ha varato la programmazione e l’attività filantropica per il 2025, con una serie di importanti novità: la più importante è l’aumento significativo delle risorse, che passano da 150 milioni di euro a oltre 215 milioni (+43%). Il passaggio è avvenuto nei giorni scorsi, con l’approvazione da parte della Commissione centrale di beneficenza, l’organo di indirizzo. Una parte della somma deliberata verrà destinata a tre grandi programmi, definiti “sfide di mandato”, per ciascuno dei quali la Fondazione impegnerà 20 milioni di euro. Le scelte sono basate principalmente su due elementi: la disponibilità di risorse dovuta ai buoni risultati della gestione del patrimonio e alla presa d’atto che i bisogni sono crescenti. Due fattori che hanno spinto il board a un nuovo impegno significativo, cifra record nella storia della Fondazione.

I lavori alla programmazione 2025 avevano preso il via già nel luglio scorso, con le prime riflessioni interne. A settembre ha cominciato a cristallizzarsi l’idea di concentrare l’extra budget rispetto allo standard (oltre 60 milioni di euro) sulle tre nuove grandi sfide che caratterizzeranno ulteriormente l’impegno da qui al 2027. Le linee di mandato erano state individuate lo scorso anno, dopo l’insediamento dei nuovi organi, e sono: creare valore condiviso attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali; ridurre le disuguaglianze, intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità; allargare i confini, comprendendo e gestendo le relazioni tra il territorio di riferimento, l’Italia e l’Europa; creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità.

Gli approfondimenti svolti in questi mesi hanno fatto emergere l’esistenza di alcune tematiche di particolare complessità evidenti da tempo, tra cui le difficoltà delle giovani generazioni, l’invecchiamento, la sostenibilità ambientale, l’integrazione sociale, la digitalizzazione, il fenomeno migratorio, i diversamente abili. La Fondazione ha quindi deciso di stanziare risorse straordinarie sui temi cruciali, identificando alcune tracce di lavoro che andranno via via definendosi nel corso dell’anno, attraverso i lavori delle sottocommissioni e della Commissione centrale di beneficenza.

Il primo tema chiave è già definito: la Fondazione si impegnerà in una iniziativa a favore dei giovani, i cosiddetti Neet, data la sua centralità e rilevanza, in continuità con quanto fatto negli scorsi anni: a questo ambito Fondazione Cariplo, come detto, destinerà i primi 20 milioni di euro extra per il sostegno ad iniziative di contrasto alla dispersione scolastica, oppure per il potenziamento delle reti di aiuto ai ragazzi nell’indirizzarli in percorsi adeguati alle loro potenzialità, o ancora per l’inserimento nel mondo del lavoro, con la reale valorizzazione del talento.

Nelle prossime settimane la Commissione centrale di beneficenza individuerà gli ulteriori due ambiti. Il quadro si completerà ad inizio 2025. La presentazione pubblica delle attività, con la definizione dettagliata delle tre nuove grandi sfide di mandato, è in programma il 18 febbraio a Milano.

«Ci siamo interrogati su quali fossero gli ambiti a cui dedicare uno sforzo ulteriore», commenta Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo (nella foto). «Abbiamo operato proseguendo un percorso di ascolto dei territori e degli operatori. È fondamentale tenere lo sguardo vigile sulla realtà, sulla vita reale, da cui emergono necessità a cui vogliamo provare a dare risposte. Cominciamo dai giovani che non studiano e non lavorano: sono tanti e sfiduciati. Solo in Lombardia, oltre 220mila. Dobbiamo dar loro sostegno. Non verrà a mancare il nostro impegno sulle tradizionali attività, ma lavoreremo sempre più in modo sinergico, anche riorganizzandoci internamente e lavorando per obiettivi; vogliamo costruire nuove e ulteriori collaborazioni con le istituzioni e con le aziende. Sono problemi enormi, non si possono affrontare da soli. Ringrazio per l’importante lavoro che gli organi e gli staff hanno prodotto in questi mesi, con la disponibilità da parte di tutti a un ulteriore necessario impegno. Gli ottimi risultati della gestione del patrimonio, e le risorse disponibili, sono ovviamente la base di partenza per poter dar vita a nuove attività. Ci siamo rimboccati le maniche, consapevoli del ruolo che possiamo rivestire. Con senso di responsabilità, vogliamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità».

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