Non profit
Fondazione Cariparo, oltre 46 mln di erogazioni nel 2016
Approvato il bilancio con un avanzo di esercizio di 98,2 milioni di euro (+152% rispetto al 2015), stanziati 47,9 milioni da erogare nel 2017. Il Consiglio generale della fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha poi rinnovato il Consiglio di amministrazione che resterà in carica per i prossimi 4 anni
di Redazione
Fondazione Cariparo a fine aprile ha approvato il bilancio 2016 che registra un avanzo di 98,2 milioni di euro, il più alto degli ultimi nove anni e in sensibile crescita rispetto ai 38,9 milioni di euro dell’anno precedente (+152% rispetto al 2015), beneficiando dei maggiori dividendi distribuiti dalla partecipata Intesa Sanpaolo e del positivo rendimento del portafoglio finanziario.
L’avanzo di esercizio – si legge in una nota – sarà destinato per 47,9 milioni di euro alle erogazioni del 2017 e per la parte restante alla Riserva obbligatoria, alla Riserva per l’integrità del patrimonio e al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni (che, al 31 dicembre 2016, ammonta a circa 121 milioni di euro).
Il valore del patrimonio netto (al 31 dicembre 2016) è pari a 1,874 miliardi di euro, in aumento di 38,8 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Viene fatto notare che si tratta di un patrimonio in crescita, tenendo presente che nell’anno di nascita della Fondazione (1992), esso ammontava a 570 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio 2016 la partecipazione al capitale votante di Intesa Sanpaolo è stata ridotta dal 3,30% al 3,24%, il cui peso sul totale del portafoglio risulta a fine 2016 pari al 49,6% (a valori di mercato). Il risultato della gestione del portafoglio finanziario è stato di 127 milioni di euro con un rendimento complessivo pari al 5,9%.
Sul fronte, infine, del carico fiscale, nel 2016 la Fondazione ha contabilizzato imposte per circa 26,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’attività erogativa, nel 2016 si è aperto il triennio della programmazione 2016-2018, che stimava in 120 milioni di euro le risorse destinate al territorio, con un obiettivo erogativo medio annuo di 40 milioni. Il 2016 coincide anche con i 25 anni di attività della Fondazione che dal 1992 a oggi ha destinato all’attività erogativa circa 1,1 miliardi di euro, per la quasi totalità a beneficio delle comunità di Padova e Rovigo.
Lo scorso anno sono stati approvati 455 interventi e complessivamente assegnati 46,2 milioni di euro così distribuiti: 5,3 alla Ricerca Scientifica, 11,8 all’Istruzione, 9,9 all’Arte e alle Attività Culturali, 7,3 alla Salute e all’Ambiente, 9,3 all’Assistenza e Tutela delle Categorie Deboli, e complessivamente altri 1,5 all’Attività Sportiva, alla Protezione Civile, alla Sicurezza Alimentare e all’Agricoltura di Qualità, a cui si aggiungono circa 1,1 milioni di euro destinati ai Fondi Speciali Regionali per il Volontariato e al Fondo nazionale iniziative comuni delle Fondazioni.
Il 38,3% delle risorse è stato destinato ai progetti propri dell’ente, per la cui concretizzazione sono stati coinvolti anche alcune istituzioni locali e il mondo del volontariato. Il 21,8% è andato ai bandi mentre il restante 39,9% alle richieste di terzi non sollecitate.
Il quadro generale dell’attività svolta nell’esercizio trascorso viene delineata nel Bilancio Sociale, approvato per statuto dall’Ente contestualmente al Bilancio di Esercizio.
Il Consiglio Generale, si è poi nuovamente riunito lunedì 1° maggio per deliberare il rinnovo del Consiglio di Amministrazione i cui componenti resteranno in carca per quattro anni.
Vicepresidente è stato nominato Donato Nitti, direttore del Dipartimento Assistenziale Integrato Sperimentale di “Chirurgia” dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova e Direttore della Clinica Chirurgica 1 del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Oncologiche e Gastroenterologiche. Consigliere generale della Fondazione. Vicepresidente vicario è invece Giuseppe Toffoli, dottore commercialista in Rovigo, consulente di enti pubblici, privati e di società in ambito locale. Consigliere generale della Fondazione.
Consiglieri sono stati nominati:
Leda Bonaguro, architetto, già presidente del Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Rovigo e componente del Coge (Consulta dei Comitati di Gestione) del Veneto, ha fondato l’Associazione Pianeta Handicap, di cui è tutt’ora presidente. È consigliere generale della Fondazione.
Nunzio Cappuccio, professore ordinario di econometria al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova dopo essere stato, dal 2006 al 2011, Direttore del Dipartimento medesimo. È consigliere generale della Fondazione.
Marco Ferrero, avvocato civilista con esperienza pluriennale di ricerca e docenza universitaria, nonché come dirigente nel Terzo Settore.
Willy Pagani, già Direttore della Struttura Operativa Complessa di Dermatologia presso l’Ulss 18 di Rovigo, è fondatore e primo presidente dell’Associazione Alzheimer Polesine. È consigliere generale della Fondazione.
Ennio Raimondi, insegnante in quiescenza di scuola superiore di II grado, ha ricoperto numerosi incarichi presso enti e istituzioni del territorio; è componente del Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato del Veneto (Coge). È consigliere generale della Fondazione.
È stata riconfermata come membro del Cda uscente Adriana Topo, professore ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Padova e coordinatore della Residential Summer School on International Labour and Business Law.
Il presidente Finotti, il cui mandato scade nell’aprile 2018, ha ringraziato, a proprio nome e dell’intero Consiglio Generale, gli amministratori uscenti per il lavoro svolto che ha consentito il raggiungimento di importanti risultati, non solo in termini economico-patrimoniali e di attività svolta a favore del territorio, ma anche relativamente all’assetto organizzativo, al sistema di rendicontazione e al presidio dei rischi.
In apertura foto di Ludde Lorentz/Unsplash
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.