Tempo di dichiarazioni programmatiche per i nuovi commissari UE. Michel Barnier – uno tosto e di lungo corso – nell’ambito delle sue competenze al mercato interno ha dichiarato di voler promuovere un “Social Business Act per le imprese che fanno profitti e lottano contro l’esclusione”. In parole povere un modello di impresa sociale a la Yunus che se fosse approvato renderebbe obsoleta la legislazione italiana, tutta avvinghiata al divieto della distribuzione degli utili. Ma non finisce qui: ha aggiunto infatti di voler intervenire in materia di “statuto europeo per le fondazioni e le attività filantropiche”, ovvero l’altra gamba del social business. Si apre quindi un nuovo filone normativo che delinea uno spazio tutt’altro che residuale per modelli inediti di imprenditorialità sociale, solo in parte riconducibili alle tradizionali forme giuridiche dell’economia sociale e non profit. Staremo a vedere.
