Non profit

Foggia: un comitato in aiuto degli alluvionati

"Cuore di Pietra" raccoglie i fondi per i sinistrati di Apricena di Mara Mundi

di Giampaolo Cerri

Ci vuole un “Cuore di Pietra” per sollevarsi dai danni di acqua e fango: così devono aver pensato ad Apricena, Comune alle pendici del Gargano, che lo scorso 31 agosto è stato colpito da una forte alluvione proseguita senza tregua sino al 2 settembre. Il primo polo estrattivo di marmo in tutto il Meridione, secondo in Italia dopo Carrara, fa appello alla sua risorsa-principe per dare un nome al Comitato raccolta fondi. Nasce, allora, “Cuore di Pietra”, presento questa mattina a Foggia in conferenza stampa presso la sede dell?Assindustria di Capitanata. L?organismo pubblico-privato è composto dal Sindaco Vito Antonio Zuccarino, da quattro parroci, da tre dirigenti scolastici, dal rappresentante delle associazioni culturali, dal presidente dell?Associazioni degli Industriali di Capitanata e dai referenti delle organizzazioni sindacali. Obiettivo finale, organizzare eventi a carattere sociale, culturale, artistico e sportivo per aiutare le famiglie rimaste senza casa, dopo lo straripamento del canale ?Vallone?. E la corsa alla solidarietà è già scattata, con gesti di grande generosità: da segnalare la coppia di giovani sposi che ha rinunciato alle bomboniere per offrire i soldi in beneficenza, oppure il parroco del paese che ha fatto a meno del tradizionale cantante per la festa patronale, pur di risparmiare qualcosa per il Comitato. Non è mancato l?apporto di due istituti di credito che hanno devoluto circa 5mila euro. Ad Apricena tutti ricordano con angoscia quei giorni di affanno e di tormento per l?alluvione che ha sconvolto l?intero paese: febbrili gli interventi di vigili del fuoco, forze dell?esercito, carabinieri e gruppi di volontariato della protezione civile. Lunga la lista dei danni, che superano i 17 milioni di euro, così divisi: oltre 221mila euro per gli interventi di prima emergenza, circa 2milioni per interventi di riparazione delle strutture e delle infrastrutture pubbliche, fra opere stradali e di pubblica illuminazione; 2milioni e 200mila euro i fondi stanziati per i danni alla popolazione: sono stati registrati, infatti, 185 casi di allegamenti fra abitazioni, edifici e stabili. La somma maggiore, circa 12 milioni di euro, servirà per le sistemazioni idrogeologiche e la messa in sicurezza dell?abitato, mentre altri 727mila euro occorrono per eliminare il pericolo di allagamenti. Il canale ?Vallone?, infatti, attraversa il centro abitato, toccando tre zone che durante i temporali sono a rischio, in quanto ricevono acque dalle aree centrali e da una vasta zona agricola. Periodicamente il Comune deve rimuovere fango e detriti e liberar estrade e aree private intasate. Certo ci sono i fondi del Governo, ma la gente non si tira indietro. E rompe il salvadanaio, fa piccole e grandi rinunce, organizza eventi, spettacoli, manifestazioni. Per dare il proprio contributo, con la pietra e il marmo nel cuore.


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