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Focus Sclerosi laterale amiotrofica

di Redazione

Il doping dei ciclisti, l’eritropoietina (l’epo), è al centro di una ricerca che potrebbe dare una speranza ai malati di Sla, 4mila in tutta Italia. L’Istituto neurologico Besta di Milano mette sul piatto 500mila euro, la quasi totalità del 5 per mille del 2007, per finanziare una ricerca nazionale. Il punto di partenza è lo studio pilota condotto proprio dal Besta. Il direttore scientifico Ferdinando Cornelio sottolinea che «i risultati dello studio pilota sono stati pubblicati su una rivista internazionale. Ora vogliamo vedere quali possibilità abbia l’eritropoietina in uno studio su larga scala a livello nazionale».
Il progetto di ricerca sulla Sla coinvolgerà 25 centri in tutta Italia, 160 pazienti, spiega il dottor Giuseppe Lauria dell’Unità operativa malattie neuromuscolari e neuroimmonologia. «Lo studio pilota ci ha dato importanti indicazioni e ora partiamo con la ricerca, con l’avvertenza che uno studio sperimentale non cura i pazienti, ma cerca una cura». La durata prevista è di circa un anno e mezzo. Saranno coinvolte persone entro un anno e mezzo dagli esordi della malattia. Il primo paziente randomizzato sarà individuato a maggio. Gli esiti non si conosceranno prima del 2013. Dei 160 pazienti che saranno coinvolti nello studio in cieco, la metà sarà trattata con l’eritropoietina, mentre l’altra metà con il placebo, tutti con il riluzolo, l’unico farmaco che al momento rallenta la Sla. Il punto di partenza è uno studio pilota che ha osservato, dopo due anni, sui 12 pazienti trattati con l’epo una sensibile riduzione degli eventi negativi. Quello che sta per partire è il primo studio a livello internazionale che vede l’eritropoietina coinvolta in uno studio sulla Sla. La sperimentazione ha avuto il sostegno dell’Aisla che «è una delle associazioni di riferimento e in Melazzini abbiamo anche un sostegno scientifico. Per noi è importante perché permette di far passare le informazioni ai pazienti», sottolinea Lauria.

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