«Franca mi dice: ?Chissà come ti ho scoperta. Eri grassa, impacciata, scialba. Ti ho vista recitare e sei diventata magra, disinvolta, con la luce negli occhi!?». La De Juli, attrice storica della compagnia Fo-Rame, rende omaggio ai suoi mentori con Tutta casa, letto e chiesa, a Milano fino al 13 febbraio.
Come è nato lo spettacolo?
Come tutte le cose importanti della vita: dando credito a un rapporto umanamente, e in questo caso anche artisticamente, decisivo.
Quello con Dario e Franca?
Sì. A loro devo il coraggio di questa prima produzione e delle successive. Franca, soprattutto, mi diceva: «Se vuoi far qualcosa, non aspettare che arrivino le scritture, metti su uno spettacolo tuo; studia, che ti aiuto io».
E così hai fatto?
Sì, dopo sette anni di gavetta. Per loro mi occupavo di tutto: gli abiti di scena, le luci, la segreteria, la promozione: ho apprezzato l?aspetto artigianale del mestiere. Una grande lezione di umiltà, virtù rara nel mondo dello spettacolo.
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