Formazione

Flop per l’esercito di volontari. La posizione delle associazioni

Per Arci e Aol erano esagerate le spettative

di Redazione

?Dimezzare il contingente dei volontari e impiegare le forze armate solo per le missioni di pace. La proposta arriva dalle associazioni Arci, Legambiente, Arci ragazzi, Arci nuova associazione e Uisp, secondo cui ?il flop degli arruolamenti nelle forze armate non e’ certo una sorpresa?. ?Avere quasi 28 mila volontari a ferma breve e quasi 17 mila in servizio permanente – spiega Licio Palazzini, presidente di Arci servizio civile – è già un risultato strabiliante. Il vero problema e’ l’obiettivo di 190 mila volontari che il governo D’Alema ha stabilito, un obiettivo che è servito più alla salvaguardia dell’apparato che alla vera riforma delle forze armate?. Secondo Palazzini, inoltre, ?e’ falso che si sia incentivata l’obiezione, che ha vissuto per trent’anni solo di tam tam e di promozione di alcune associazioni di terzo settore. L’ultimo clamoroso esempio di cancellazione pubblica dell’obiezione di coscienza e del servizio civile sono le sfilate del 2 giugno?. ?L’unica strada percorribile è dimezzare l’obiettivo dei 190 mila volontari: numeri dati più dalla voglia di tutelare l’ apparato che dalle reali esigenze internazionali?. Sul problema del reclutamento per le forze armate professionali, e’ questa la soluzione proposta da Massimo Paolicelli, presidente dell’Associazione obiettori nonviolenti. ?Se deve essere uno strumento snello ed agile come hanno sbandierato i vertici militari – afferma ancora Paolicelli ? che lo sia fino in fondo, anche se questo vuol dire che qualche generale deve restare a casa?.


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