Formazione

Fism: sit in contro i tagli alle paritarie

Manifestazione sabato 18 giugno a Milano con i bambini della scuola dell'infanzia. Migliaia di cartoline spedite al governo

di Redazione

Per dire no ai pesanti tagli alla scuola paritaria che il Governo ha attuato con la Legge di Stabilità 2011, sabato 18 giugno migliaia di bambini delle scuole dell’infanzia paritarie della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) di diverse regioni italiane parteciperanno con i loro genitori a un sit in (dalle ore 10 alle 12), in piazza Duca d’Aosta,davanti alla Stazione Centrale di Milano.

Gli organi di informazione riportano spesso interventi contrari all’erogazione di contributi pubblici alle scuole paritarie. A questo proposito la Fism ricorda, ancora una volta, che un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia statale costa allo Stato 6.116 euro all’anno contro i 584 euro – contributo rimasto immutato da 10 anni – per un bambino frequentante una scuola dell’infanzia paritaria e che se lo Stato volesse sostituire le scuole dell’infanzia non statali, dovrebbe spendere poco meno di 4 miliardi di euro all’anno, ogni anno, soltanto per la spesa corrente.

Nonostante ciò, dopo una riduzione dei contributi, rimasti immutati dal 2001, e il successivo reintegro nella Finanziaria 2011, il Governo ha operato un taglio successivo e infine ad aprile scorso è stata comunicata la ripartizione di 167 milioni 917.727 per tutte le scuole paritarie rispetto ai 526 milioni promessi ed inseriti nella Finanziaria 2011.

L’azione di sensibilizzazione della Fism sul taglio insostenibile dei contributi alle scuole dell’infanzia paritarie non si ferma al sit in di sabato prossimo.
Sono, infatti, in arrivo decine di migliaia di cartoline al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ai ministri Maria Stella Gelmini e Giulio Tremonti spedite dai genitori dei 550mila bambini che frequentano le 8000 scuole dell’infanzia paritarie della Fism. Con questa iniziativa si è voluto richiamare l’attenzione del Governo sulla situazione ancora irrisolta dei contributi statali previsti dalla Finanziaria 2011 per le scuole paritarie e quindi delle pesanti difficoltà economiche in cui versano molte scuole paritarie dell’infanzia.

Pertanto la Fism chiede:
Recupero totale della somma (526 milioni) prevista dalla legge finanziaria 2011 entro settembre prossimo, anche per evitare il rischio di chiusura di scuole dell’infanzia Fism, a partire dalle comunità più piccole
Fondi destinati dallo Stato da ristabilire in capitoli distinti, come già in essere in passato, tra scuole dell’infanzia paritarie, scuole primarie paritarie e scuole secondarie di primo e secondo grado paritarie, ad evitare una “guerra tra poveri”.
Modifica del bilancio triennale dello Stato 2011-2013, per evitare che nel 2011 per il 2012 e nel 2012 per il 2013 si ripeta l’inaccettabile vicenda -come avviene ormai da ben tre anni consecutivi – di rincorrere affannosamente il recupero della previsione/proposta di tagli.
In vista del federalismo fiscale la ripartizione delle somme da trasferire dallo Stato a Regioni ed Enti locali calcolando non solo il numero di scuole, classi/sezioni, alunni delle scuole statali, ma anche numero di scuole, classi/sezioni, alunni delle scuole paritarie che – si ricorda – fanno parte, a pieno titolo, del sistema nazionale di istruzione.
Attenzione veramente concreta per gli alunni diversamente abili e per l’integrazione di alunni che appartengono a famiglie straniere.

«Questo – dichiara il segretario nazionale della Fism Luigi Morganoper assicurare un futuro alle scuole cattoliche e di ispirazione cristiana paritarie, consentendo loro anche di continuare quell’impegno, avvertito come dovere, di qualità alta del loro servizio educativo: servizio e qualità messi a dura prova dalla condizione di persistente precarietà dei finanziamenti erogati dallo Stato italiano, come pure da parte di Regioni e Comuni, soprattutto quest’anno, a seguito della definizione del vigente, cosiddetto “patto di stabilità” che, a sua volta, comporta minori interventi economici a sostegno».

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