Formazione
Fism: La paritaria a rischio estinzione
L’appello della Fondazione rivolto a deputati e senatori
di Redazione
Un forte ed accorato appello a tutti i parlamentari per salvare la scuola paritaria italiana! Questa volta i dirigenti della Fism – Federazione Italiana Scuole Materne hanno preso carta e penna ed hanno scritto a tutti i deputati e senatori per far loro conoscere “ la problematica situazione della scuola paritaria italiana e le drammatiche condizioni in cui essa rischia di trovarsi nell’immediato futuro qualora la Legge finanziaria per il 2011 venisse approvata mantenendo i tagli previsti al capitolo relativo ai contributi destinati alle scuole paritarie “.
Nella lettera si ricorda il riconoscimento delle scuole “paritarie” stabilito, in ottemperanza al dettato dell’articolo 33 della Costituzione, dalla Legge n. 62 del 2000 che definisce tali scuole, siano esse gestite da privati o da enti locali, facenti parte, a tutti gli effetti, del “Sistema Nazionale di Istruzione”.
La scuola paritaria in Italia rappresenta, nel suo complesso, il 21,76% delle scuole facenti parte del Sistema nazionale di istruzione ed accoglie il 10,3% degli alunni. In particolare, la scuola dell’infanzia non statale costituisce il 44,65% dell’offerta scolastica per bambini in età 3 ai 6 anni. La grande maggioranza di queste scuole, tra l’altro, accoglie, spesso gratuitamente, non pochi alunni provenienti da situazioni di disagio, rispondendo ad emergenze sociali che non trovano altrove soddisfazione.
Nonostante ciò, la parità di queste scuole, riconosciuta sulla carta, è ancora lontana da essere effettiva. I finanziamenti assegnati a tutta la scuola paritaria – 531 milioni di euro per il 2010 – sono sostanzialmente rimasti immutati da 10 anni, nonostante l’aumento dei costi di gestione. Anzi nelle proposte di legge finanziaria del 2009 e del 2010 era stato previsto un taglio, rispettivamente, di 120 e di 130 milioni di euro. Tali somme sono state recuperate a seguito delle forti proteste da parte delle scuole paritarie e di larga parte della società civile, ma l’attuale disegno di legge finanziaria prevede, per l’anno 2011, ancora una volta un taglio di ben 258 milioni di euro.
La Fism ricorda nella sua lettera indirizzata ai deputati ed ai senatori come “ la presenza della scuola paritaria nel nostro Paese fornisca di fatto un beneficio allo Stato italiano, non soltanto in termini di pluralità dell’offerta formativa, di “virtuosa concorrenza” tra scuole, di libertà di educazione e di reale sussidiarietà, ma anche in termini strettamente economici. Un bambino che frequenta una scuola dell’ infanzia statale comporta, infatti, una spesa, per le casse dello Stato, superiore a 6.000 euro l’anno, mentre la media della spesa per un bambino che frequenta una scuola dell’infanzia non statale si aggira sui 500 euro l’anno.
“ E’ evidente – sottolinea la Fism – che qualora anche tali modestissime risorse venissero ridotte non potrebbero essere compensate da aggravi alle rette delle famiglie, data la situazione socio-economica e che non poche scuole dell’infanzia sarebbero costrette, loro malgrado, a cessare di fornire il loro pluridecennale servizio pubblico alle rispettive comunità. Il che comporterebbe un immediato impegno a doverle sostituire da parte dello Stato, con costi aggiuntivi facilmente ed immediatamente calcolabili”.
In questo contesto, dunque, un’ulteriore riduzione dei finanziamenti prevista dalla prossima Legge finanziaria determinerebbe, nel giro di pochi anni, addirittura la scomparsa della scuola paritaria, il che costituirebbe un’anomalia ingiustificabile nel panorama dell’intero sistema scolastico dell’Unione europea.
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