Riflettere sulle mie gambe e dar loro voce per il mio libro Avventure semiserie Delle mie gambe,ha stimolato la mia fantasia e l’attenzione per le mie colonne portanti, bersagliate dalla sm. Mi é tornata la voglia di disegnare, che mi aveva un po’ abbandonato dopo l’avventura de La stampella di Cenerentola.
Il libro, che ho quasi terminato per la Golem edizioni, é praticamente una autobiografia, dal punto di vista dei miei arti inferiori e, nello scrivere i vari capitoli, mi sono spesso trovata a riguardare vecchie foto. In particolare sono rimasta colpita da un vecchio scatto, che mi ritraeva bambina mentre salivo su una scalinata. Ho ripensato a quel momento e alla capacità di camminare e fare salite senza appoggi.Quasi meccanicamente ho preso fogli e colori e…mi sono disegnata. Qui vedete il risultato della mia opera, infantile, onirica ed un po’ astratta. Ecco potrei intitolarla Il sogno delle mie gambe. Certo! Sicuramente i miei arti sognano di camminare come prima. Magari disegnare, mentre compiono azioni che non riescono più a svolgere o che ora fanno con fatica, potrebbe essere terapeutico. Magari potrei riuscire a sbloccare qualcosa, come in una fisioterapia illustrata. Ho deciso! É divertente e io ci voglio provare! Continuerò a disegnare le mie gambe, vediamo che succede? Ci provate anche voi?
Intanto osservate questa improbabile sclerotica cheerleader !
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