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Fisco: record di gettito Iva

Gli introiti legati al contrasto all’evasione nel primo trimestre 2007 hanno segnato una delle performance migliori mai registrate

di Gabriella Meroni

Continua il buon andamento del gettito Iva: nei primi 3 mesi del 2007 gli introiti di cassa sono ammontati a 22,1 miliardi di euro con una crescita del 6,8 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2006. Lo riferisce un comunicato dell’Agenzia delle Entrate basato su quanto emerge da un?analisi del proprio Ufficio Studi dedicata alla dinamica dell?imposta sul valore aggiunto. Dei 22,1 miliardi incassati, 21,8 derivano dall?attività di ordinaria gestione, mentre i restanti 255 milioni arrivano da attività di accertamento e controllo. Nel dettaglio, gli incassi ordinari derivano per 17,2 miliardi dagli scambi interni all?Ue e per 3,5 dall?Iva sulle importazioni extra-Ue. Gli introiti relativi all?accertamento derivano per 37 milioni da accertamenti con adesione e per i restanti 218 dalla riscossione mediante ruoli emessi a seguito di accertamenti sia sostanziali che formali. L?Ufficio Studi sottolinea che gran parte degli introiti a mezzo ruolo derivano dal controllo formale. E ciò anche perché gli importi legati al controllo sostanziale soltanto negli ultimi trimestri stanno riprendendo vigore dopo la stagione dei condoni. Nel complesso, il gettito Iva legato alle attività di contrasto all?evasione registra nel primo trimestre del 2007 una delle performance migliori mai registrate negli ultimi anni, con una crescita rispetto al primo trimestre del 2006 del 54,5 per cento, a fronte di una crescita della componente relativa ai versamenti spontanei del 6,4 per cento. Più in generale, i contributi alla crescita del gettito Iva evidenziano una perdita di peso da parte dell?imposta da importazioni dovuta soprattutto alla dinamica dei prezzi delle materie prime energetiche. Lo studio analizza poi l?andamento dell?Iva da accertamento e controllo nel periodo dal 1998 al 2006, esaminando il contributo di 3 voci che concorrono al gettito: il controllo formale, il controllo sostanziale e l?accertamento con adesione. Sommariamente, si registra una tendenza positiva dal 1998 al 2001, una fase di declino in coincidenza dei condoni dal 2002 al 2004 e una elevata crescita nel 2005-2006 . Andando nello specifico, l?accertamento con adesione mostra un vistoso calo durante la stagione dei condoni, ma risulta essere la componente con la variabilità più bassa, quella cioè che ha subìto in misura inferiore l?influenza di fenomeni esterni, come le sanatorie o gli annunci di intensificazione di contrasto all?evasione. Il controllo formale invece mostra una crescita sostenuta a partire dal 2004 tale che l?aumento dell?Iva da accertamento e controllo nel biennio 2005-2006 risulta ascrivibile principalmente a questa componente. Per quanto riguarda i ruoli da controllo sostanziale, dai dati emerge che le somme incassate hanno una sfasatura temporale rispetto alle altre due componenti. Nel 2002, quando il controllo formale e l?accertamento con adesione accompagnano la flessione degli incassi Iva da accertamento, i ruoli mostrano ancora un segnale positivo. Nel 2004, quando le altre due componenti danno segnali di ripresa, i ruoli raggiungono il loro punto minimo. Dalla disaggregazione territoriale delle 3 componenti emerge che, a partire dal 2001, si è assistito a un calo del gettito che ha coinvolto tutto il territorio nazionale, fino ad arrivare al punto di minimo nel 2003. Soltanto nel 2006 gli importi sono ritornati su livelli prossimi a quelli del 2001. Nel dettaglio, gli introiti più consistenti per l?accertamento con adesione si sono registrati per le regioni del Centro-Nord. Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana sono le uniche che nel 2003 presentano un gettito superiore a 3 milioni. Per contro, i versamenti relativi al controllo formale presentano una concentrazione regionale minore rispetto all?accertamento con adesione: nel 2001 si registrano versamenti superiori ai 5 milioni anche in Lazio e Campania. Infine le riscossioni da ruoli emessi a seguito di controlli sostanziali nel 2001 risultano superiori a 3 milioni in diverse regioni, con punte di 7 milioni in Lombardia, Lazio e Sicilia. L?analisi è disponibile sul sito Internet sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Ufficio Studi.


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