Camera: assegnata alla commissione Finanze la proposta di legge n. 4702, d?iniziativa di Lino De Benetti dei verdi del gruppo Misto e altri deputati dell?Ulivo, che propone una rivoluzione fiscale a tutto vantaggio dell?ambiente e dell?occupazione.
Ridurre le imposte sul lavoro e spostare la pressione fiscale – determinata dal costo di pensioni e servizi sociali – sul consumo delle risorse energetiche e ambientali sfruttate dal sistema produttivo, in modo da lasciare invariate le spese sostenute delle imprese. È su questo principio, già ipotizzato dalla Commissione europea, che si basa la riforma fiscale proposta da Lino De Benetti dei verdi del gruppo Misto e da altri parlamentari della maggioranza, che hanno firmato una proposta di legge ora all?esame della commissione Finanze. Il provvedimento, che non introduce nuove tasse sull?ambiente, ipotizza una vera e propria rivoluzione del mercato e del sistema finanziario dello Stato in senso ambientale. Diminuendo il costo del lavoro e introducendo un regime fiscale per i prodotti energetici in base al loro quantitativo inquinante, le imprese sarebbero incentivate a sfruttare prodotti meno nocivi per l?ecosistema, e a puntare sulla formazione di nuova manodopera. Le maggiori entrate determinate dal prelievo ambientale, oltre a contribuire al controllo sull?inquinamento, consentirebbero la riduzione di imposte che attualmente producono effetti distorsivi sull?economia. Altro punto cardine del testo è l?introduzione dei criteri di federalismo fiscale: direttamente alle regioni sarebbe attribuita una parte del gettito, sia per risanare situazioni locali, sia per migliorare la qualità dei servizi e dell?informazione. Il testo prevede una serie di incentivi fiscali volti a favorire la ricerca di fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti, a potenziare i servizi di trasporto su ferro e i servizi pubblici nelle città, a introdurre metodi ecocompatibili nelle produzioni agricole, a creare nuova occupazione attraverso piani di rimboschimento, di riqualificazione dei centri urbani e di promozione delle attività non profit.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.