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Fisco: presentata la Carta europea del contribuente

È stata elaborata dai Dottori Commercialisti di Milano

di Gabriella Meroni

I Dottori Commercialisti di Milano presentano alle alte istituzioni di Bruxelles una Carta Europea dei diritti del contribuente, nel testo studiato e formulato dalla Commissione Normative Comunitarie, interna all?Ordine professionale di Milano.

La Carta ha lo scopo di uniformare le garanzie attese dai contribuenti in equilibrio con i legittimi interessi degli Enti impositori, anche nella considerazione che in un mercato unico risulta necessario stabilire un preciso quadro di riferimento del rapporto fisco-contribuente, fondato su principi di civiltà giuridico-fiscale. La diversità tra 27 sistemi fiscali nazionali, impone infatti una normativa di carattere generale che rafforzi il principio della certezza giuridica e i diritti fondamentali del contribuente, sia esso impresa o singolo cittadino.

Il testo propone precise garanzie e tutele per quanto concerne:
– la determinazione dell?imposizione in base a redditi netti, escludendo, quindi, che il debito tributario possa essere predeterminato e accertato in base a parametri presuntivi;
– il diritto alla compensazione tra tributi diversi;
– il diritto al credito d?imposta, fino a concorrenza dell?imposta lorda dovuta nel proprio Stato di domicilio fiscale, in relazione alla frazione dell?imposta pagata sui redditi prodotti in altri Stati membri;
– la codificazione della possibilità di integrare le dichiarazioni fiscali, a favore o per ravvedimento;
– un limite alla sospensione del rimborso dei crediti tributari spettanti ai contribuenti;
– l?inapplicabilità delle sanzioni allorché le violazioni non diano comunque luogo ad alcun debito di imposta;
– articolate tutele in fase di accertamento;
– un preciso limite all?irrogazione delle sanzioni, previste in misura non superiore alla metà del debito tributario accertato e, comunque, il divieto di irrogazione di qualunque sanzione quando il debito fiscale non supera ? 100/00;
– il divieto di provvedimento cautelare o di esproprio su beni di proprietà, per un importo che ecceda quanto dovuto dal contribuente a titolo di imposte, sanzioni ed interessi.

La Carta propone, fra l?altro, che gli Stati membri riconoscano, ad ogni soggetto passivo d?imposta, un codice identificativo unico ai fini tributari, valido in ambito europeo, cosicché il codice fiscale assegnato ad un contribuente dall?autorità fiscale di uno Stato membro sia riconosciuto da tutti gli altri Stati membri.

Si tratta di una semplificazione amministrativa, nella considerazione che, allo stato attuale, appare del tutto incompatibile con un mercato unico la necessità che un contribuente domiciliato fiscalmente nella comunità, debba richiedere ed utilizzare tanti numeri identificativi quanti sono gli Stati membri nei quali intenda operare.

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