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Fisco: controlli a tappeto. Onlus nel mirino anzi, nel caos

Emblematici i casi di Veneto e Sardegna, dove le pratiche di cancellazione sono al top. A rischio associazioni sportive e circoli.

di Benedetta Verrini

Sono Sardegna e Veneto le regioni in pole position per quanto riguarda i controlli fiscali sulle onlus. Come è ormai noto, le ultime direttive dell?Agenzia delle Entrate hanno raccomandato una verifica a tappeto, da parte delle Direzioni regionali, sulla sussistenza dei requisiti in base ai quali migliaia di organizzazioni sono iscritte nell?anagrafe unica delle onlus e beneficiano dei relativi vantaggi fiscali. I controlli, previsti dalla circolare n.14/E dello scorso 26 febbraio, hanno ricevuto un?ulteriore sprint in seguito alla pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del 19 settembre, del regolamento sul controllo dei requisiti “per l?uso della denominazione di onlus”, che comporta per tutte le organizzazioni, di vecchia e di nuova iscrizione, l?invio entro 30 giorni di un?autocertificazione o dello statuto. All?Agenzia per le onlus, chiamata a esprimere un parere su ciascuna pratica di cancellazione, i fascicoli relativi a onlus “sospette” stanno aumentando in modo esponenziale e sarebbero ormai già circa 300. Il 70-80% di questi presentano caratteristiche tali da condurre senz?altro alla cancellazione. “Per quanto ci riguarda, abbiamo inviato all?Agenzia circa 130 richieste di parere”, spiega Antonio Corrias, responsabile dell?Ufficio analisi e controlli fiscali della Direzione regionale della Sardegna. Corrias spiega che già prima della circolare n. 14 la Direzione aveva effettuato un controllo sommario dei requisiti delle organizzazioni sarde. “Per questo, forse, siamo un po? più avanti nel processo di controllo rispetto ad altre direzioni”, prosegue. In seguito ai primi controlli, circa il 7-8% delle 900 onlus sarde si è già “ravveduto”, e ha chiesto spontaneamente la cancellazione. “C?è un ricorrere di certi soggetti privi dei requisiti previsti”, dice Corrias. “Si tratta in prevalenza di associazioni sportive dilettantistiche e di circoli ricreativi, le cui attività sono indirizzate a tutti i soggetti e non solo ai ?soggetti svantaggiati? indicati nel decreto 460”. Conferma la situazione Giampiero Farru, portavoce del Forum del Terzo settore sardo, aggiungendo un ulteriore elemento: “Tra maggio e settembre si sono verificate anche molte cancellazioni dal Registro delle associazioni di volontariato, che sono considerate onlus di diritto: non è che le pratiche siano connesse?”. Il Forum del Terzo settore del Veneto non ha invece ancora registrato particolari allarmi, anche se è la seconda regione di provenienza delle richieste di cancellazione. “Negli anni scorsi c?è stata una gran confusione sulla 460. Molti pensano di essere onlus senza averne i requisiti. Persino in molti uffici pubblici i contorni di questa figura non sono chiari,” riflette la portavoce, Marina Bastianello.


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