Firmato memorandum su permessi studio

Il Ministro Franco Frattini, in occasione della sua visita in Bielorussia del 30 settembre, ha firmato un memorandum di intesa sui soggiorni di studio. Si tratta di un impegno formale ad afforntare gli aspetti tecnici e operativi di una intesa che consentirebbe ai ragazzi fra i 14 e i 18 anni di studiare indifferentemente in entrambi i paesi. Per i ragazzi bielorussi sarebbe l’occasione di soggiornare in Italia per periodi bn più lunghi dei 90 giorni attualmente previsti dai programmi di accoglienza.

Entrambi i paesi hanno già leggi ad hoc in materia, si tratta solo di mettere a punto l’operatività, a cominciare dal riconoscimento del valore legale del titolo di studio in entrambi i paesi (necessaria per iscriversi qui ma anche per consentire di esercitare la professione per cui si è studiato nel momento in cui il ragazzo torna in Bielorussia, è necessario infatti garantire la reversibilità dei percorsi) e dall definizio di chi ha la responsabilità legale del ragazzo durante il suo lungo soggiorno di studio.

Per Raffaele Iosa, presidente di Avib, i primi permessi potrebbero essere rilasciati già dal prossimo anno scolastico e riguardare sia un intero anno sia interi cicli formativi.

Sereni anche i gentitori del Coordinamento famiglie adottanti. Nei documenti ufficiali non c’è traccia, ma Frattini a Minsk ha portato anche l’intero fascicolo delle pratiche di adozione pendenti stilato dalla Cai, che include circa 500 casi. La speranza è che si bissi quanto successo in primavera, dopo la visita di Lukashenko a Roma. Allora si sono sbloccate 27 pratiche: tutte concluse a metà settembre. Salgono così a 30 i minori adottati in Bielorussia tra gennaio e settembre 2009: il secondo numero più alto dal 2004, quando i minori che arrivavano in Italia dalla Bielorussia erano circa il 5% del totale. Dopo il blocco totale del 2005, i minori adottati in Bielorussia da coppie italiane sono stati 34 nel 2006. 12 nel 2007 e 4 nel 2008.